Calcio D, Spinosa: "Bravo Ravenna a non rischiare nulla"

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Contro il Real Forte Querceta il Ravenna ha avuto modo di toccare con mano quanto Andrea Dossena aveva pronosticato da tempo: nel girone di ritorno ci sarà tanto pane duro da mangiare. Fortunatamente, i giallorossi sono riusciti a spezzare il pane durissimo infornato a dovere dai toscani, non esattamente sui titoli di coda del match ma poco prima. La firma su un successo molto sofferto è stata messa da Marco Spinosa. Ed è una firma ben poco banale perché Spinosa, fino al match vinto ad Agliana, era un punto fermo dello schieramento di Dossena. Poi, però, la frattura ad un dito della mano e altri inconvenienti l’hanno messo fuori gioco, mentre i compagni di squadra provvedevano comunque a sostituirlo al meglio.

Ritorno in campo da sogno

L’importanza di Spinosa per il Ravenna, però, si è rivista alla prima di ritorno, grazie anche al fatto che ora la squadra giallorossa ha una panchina lunga. Così, alla fine, è arrivata la rete decisiva: «È stata una gioia doppia per me - dice Spinosa - tornare in campo da titolare e risolvere la partita. Venivo, del resto, da un periodo particolarmente difficile per me, a causa dell'intervento alla mano prima, con un lungo stop, e per il Covid poi. Mordevo il freno stando fuori, come è normale per tutti, e nel frattempo sognavo il ritorno in campo e magari anche un gol. La rete è arrivata in un’occasione importante ed è stata fondamentale perché ormai la partita sembrava veramente incanalata sul pareggio. Quello di sabato non è stato il solito Ravenna e l’hanno visto tutti ma io dico che siamo stati ugualmente bravi a restare concentrati sempre e senza rischiare nulla. Abbiamo sempre tenuto la partita a galla, insomma, fiduciosi di poterla vincere, ed alla fine l'abbiamo risolta».

Spinosa era stato protagonista anche di un paio di altre situazioni particolari nel corso del match: «C'era un rigore forse anche prima di quello che ci ha concesso l’arbitro nel finale, però debbo dire che si trattava di quelle situazioni sempre delicate sulle quali decidere e poi, a questo punto, va bene ugualmente. La verità, a parte l’arbitraggio, è che partite del genere ne vedremo altre nel girone di ritorno, dobbiamo fare tesoro di questa esperienza e sapere che restando sempre dentro la gara possiamo avere la meglio. Con un mio gol meglio magari, visto che avevo segnato l’ultimo ad Agliana, proprio quando mi ero infortunato al dito poi operato».

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