Se non fossero considerati i rigori calciati, ed ovviamente trasformati, il capocannoniere del Girone D della Serie D sarebbe Simone Saporetti. Con una partita in meno, tra l’altro, rispetto a chi lo precede (Merlonghi della Sammaurese) o lo appaia (Gabbianelli del Rimini, Manuzzi dell’Alcione e Rossi del Mezzolara) nella classifica marcatori. Saporetti, del resto, rappresenta l’unica certezza che non ha mai abbandonato Dossena e il Ravenna in generale nelle prime sei partite giocate, confermando l’impressione estiva che potesse essere proprio lui l’acquisto più ‘pesante’ dell’intera e rinnovatissima rosa giallorossa. A Lodi l’ha risolta lui con un uno-due tanto rapido quanto mortifero per il Fanfulla, al resto ha pensato Botti parando il rigore che avrebbe potuto anche cambiare faccia alla ripresa, trasformatasi invece così in un placido fiume tranquillo che scorreva verso il triplice fischio di Manzo.
Caccia al pallone
Nella ripresa di Lodi, è vero che le occasioni più importanti per il Ravenna sono capitate a Guidone, ma lo stesso Saporetti è stato notato cercare in diverse occasioni il terzo gol, anche da posizione piuttosto distante dalla porta: «È vero - ammette il bomber giallorosso - a Lodi ho cercato la tripletta per portare a casa il pallone e perché non ci ero mai riuscito in carriera. Con la doppietta nel primo tempo mi ero avvicinato in modo importante a questo traguardo, ma alla fine non è andata bene. Vorrà dire che sarà per un’altra volta, per adesso bastano ed avanzano i due gol ed ovviamente la vittoria del Ravenna». Nonostante i giganti dell’attacco ravennate siano altri, Saporetti ha abituato i propri tifosi a vederlo andare in gol anche di testa: «Nella gara precedente contro il Sasso Marconi ho colpito il palo di testa a portiere battuto, sarebbe stato il gol della vittoria. Questa volta ci sono riuscito, anticipando i difensori anche grazie al fatto che mi sono tuffato per colpire la palla. Per il resto, quando gioco esterno destro d’attacco cerco anche di sfruttare il fatto che molte squadre da quella parte mettono il terzino under, quindi ci metto l’esperienza». Sul campo mignon del Fanfulla, il Ravenna è tornato a non incassare gol, evento accaduto solo all’esordio a Forte dei Marmi: «È vero, prendevamo sempre gol e ci siamo detti che bisogna lavorarci su, perché se siamo bravi a difendere di squadra poi davanti riusciamo a creare diverse occasioni. Io ne ho sfruttate cinque, per ora. È vero che in carriera spesso sono partito bene ad inizio campionato, però non avevo mai segnato 5 gol in 6 partite».