Calcio D, Sabelli: "Ravenna, lezione da imparare"

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Aria pesante al Benelli dopo il pareggio subito in rimonta dal Salsomaggiore apparso solido ma non certo irresistibile. In sala stampa Piergiorgio Sabelli centrocampista, come si dice, dai “piedi buoni” fornisce la sua spiegazione sui motivi della brutta figura: «Credo che nel primo tempo abbiamo disputato una buona gara che ci ha permesso di portarci sul doppio vantaggio. Poi nella ripresa dovevamo fare di più, dovevamo continuare a mantenere l’aggressività cercando di giocare maggiormente in verticale e questo purtroppo non lo abbiamo fatto con il rischio che poi si è concretizzato di rovinare una partita che si era incanalata sulla strada giusta».

Il gol incassato all’inizio della ripresa è parso destabilizzare il Ravenna anche se il giocatore non si mostra d’accordo: «No, non credo a questa ipotesi però sicuramente non abbiamo ripreso a giocare come avevamo fatto nel primo tempo per cui non muovendo più velocemente la palla facilitando così la loro pressione li abbiamo per così dire rivitalizzati. Credo sia stato l’errore più grosso che abbiamo commesso perché dovevamo continuare a cercare di chiudere la partita per poi magari fare possesso palla. Purtroppo è andata così per cui spero ci possa servire da lezione: domani si ritorna in campo ad Agliana quindi testa alta e pronti a rifarci già da subito».

Domenica, comunque, fra le tante cose che non hanno girato per il verso giusto il centrocampo è apparso comunque in difficoltà con Spinosa non brillante come al solito, D’Orsi spesso impreciso nel fraseggio, lo stesso Sabelli non a suo agio nel ruolo assegnatogli: «Io ho molta fiducia nelle cose che mi chiede l’allenatore: non nasco play però il gioco del tecnico permette a noi centrocampisti di ruotare, di variare le posizioni in campo per cui sono molto fiducioso che se continueremo ad eseguire quello che proviamo durante la settimana riusciremo a fare grandi cose».

Un incidente dunque di percorso in un campionato che da subito si era annunciato di enorme difficoltà: «È un torneo lungo e difficile – ammette il centrocampista romano – dove ci sono squadre che quando verranno ad affrontarci giocheranno sicuramente in questo modo per cui prendiamo questo pareggio come una esperienza utile per il futuro senza alcun rimpianto per gli errori commessi. Sappiamo quanto valiamo e quello che possiamo fare e quindi dobbiamo compattarci per non trovarci in futuro a commentare l’esito di una gara come quella con il Salsomaggiore».

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