Calcio D, Ravenna e un Prati insostituibile

Archivio

Matteo Prati è nato il 28 dicembre 2003, addirittura alle porte del 2004 quindi, ma da un momento all’altro si è ritrovato ad essere fondamentale per le sorti della squadra della sua città. Considerato da sempre un bel prospetto, Prati è infatti diventato il classe 2003 da schierare da regolamento una volta che lo sfortunatissimo Magnanini ha chiuso anzitempo la propria stagione.

Necessità ma non solo

Da quel giorno, anziché subentrare a gara in corso per dare magari una mano al centrocampo, Prati è diventato titolare inamovibile. Per necessità, certo, ma viste le sue prestazioni in crescita il prossimo obiettivo del giocatore ravennate è quello di diventarlo anche per scelta tecnica: «All’inizio non era un problema non giocare però volevo farmi sempre trovare pronto. Poi, certamente, con l’infortunio di Luca (Magnanini, ndr) mi sono trovato ad avere più responsabilità ed anche più fiducia nei miei mezzi. Lo scorso anno mi sono allenato in prima squadra dopo l’emergenza Covid, sono stato convocato in prima squadra e ho debuttato San Benedetto del Tronto, un ricordo eccezionale per il quale ringrazio ancora la società e l’allenatore». La duttilità dimostrata andando spesso a fare il terzino sinistro e, domenica scorsa nel finale, anche il destro, potrebbe senza dubbio aiutarlo: «Io ovviamente preferisco fare il play in mezzo al campo perchè è il ruolo nel quale mi trovo meglio anche se nasco trequartista, però mi sono sempre adattato a fare diversi ruoli. Compreso il terzino, cosa che mi è stata chiesta in un paio di occasioni nelle ultime gare. Io cerco di dare il massimo sempre, a prescindere dal ruolo». Il campionato del Ravenna finora è stato abbastanza altalenante, anche se vincendo ad esempio il recupero con il Seravezza la classifica diventerebbe più o meno in linea con le aspettative. Il motivo dell’altalena, visto dall’interno? Così Prati: «Dobbiamo eliminare gli errori che ci hanno penalizzato finora in diverse occasioni, in particolare va migliorato l’atteggiamento iniziale che spesso non è stato perfetto ed è successo quindi che il fatto di trovarsi a rincorrere sempre il risultato crea problemi. Però la strada che stiamo percorrendo secondo me è quella giusta e cercheremo di continuare facendo risultato anche domenica prossima ad Agliana, contro una delle formazioni più quotate del girone».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui