Calcio D, il doppio ex Stefano Protti fa le carte a Forlì-Sammaurese: "Per i biancorossi non sarà una serata semplice"

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Stefano Protti ha allenato Sammaurese e Forlì. La prima per dieci anni, contraddistinti da successi, salvezze ed exploit, la seconda è stata una parentesi in corsa terminata anzitempo nell’unico esonero della sua carriera. Anche se, a Forlì, Protti lo ricordano (come un incubo) per un’altra partita, un clamoroso 1-5 per la Sammaurese che resterà negli annali del calcio romagnolo. Domenica alle ore 20.30 le due squadre si incontrano al Morgagni nel primo derby di stagione. Chi meglio di lui può fare le carte della partita.

Protti, che partita sarà?

«I derby sono tutti particolari ma alla seconda di campionato è difficile dare giudizi. Domenica ho visto la Sammaurese e sono rimasto favorevolmente impressionato, una squadra di gamba che pedala forte. L’avversario mi è parso di poco conto, con il Forlì immagino sarà una partita diversa. I Galletti hanno perso inaspettatamente e devono vincere a tutti i costi. Sarà una bella serata».

La Sammaurese è tutta nuova, una situazione che lei ha sperimentato in prima persona.

«E’ sempre un’incognita e infatti in alcune stagioni all’inizio abbiamo faticato. Questa è anche una sorta di anno zero per il cambio del vertice societario. Vedo però entusiasmo nei tanti giovani che ci giocano. Per il Forlì non sarà una serata semplice».

Cosa ne pensa di sette giocatori della Sammaurese a Forlì?

«Non vedo lo scandalo. Sono tutti buoni giocatori, molti li ho anche allenati, sono bravi ragazzi che gettano il cuore oltre l’ostacolo. Penso sia un vantaggio per Martini nell’assemblaggio della squadra».

Lei ha allenato sia a Forlì che a San Mauro: differenze?

«San Mauro è un ambiente piccolo, mai ostile, non mette pressioni. Forlì giustamente ha aspettative diverse, è una città, ha storia e tradizione. I biancorossi hanno ambizioni di categoria superiore, presidente e vicepresidente sono brave persone che vivono il calcio come pochi. Purtroppo ci ho allenato nel momento sbagliato, arrivando in corsa e trovando una squadra già fatta con il mercato di riparazione che non ha migliorato le cose. È il mio unico esonero in carriera, spero possa capitare un’altra occasione in futuro per fare vedere quello che veramente valgo».

Un consiglio a suo cugino Cristiano Protti?

«Ancora oggi ci sentiamo spesso. È una persona seria e competente, a San Mauro Pascoli ha dato tutto portando la squadra a risultati impensabili. A Forlì se lo lasciano lavorare sono certo che porterà la squadra in Serie C».

Lei guidava la Sammaurese nel celebre 1-5 al Morgagni che ha fatto storia.

«Arrivavamo da quattro sconfitte di fila, il pronostico era tutto dalla loro. I ragazzi giocarono una gara di una bellezza rara, surclassammo il Forlì in tutto. È una partita che in effetti è rimasta nella memoria di tanti».

Un pronostico per domenica?

«Siamo alla seconda di campionato, difficile farlo».

Lei per chi tiferà?

«Alla Sammaurese ho allenato dieci anni, a Forlì c’è mio cugino e tanti giocatori che conosco. Diciamo che per me sarà una partita particolare».

Dopo la bella annata dello scorso anno a Fermo quando la rivedremo in panchina?

«Spero il prima possibile. Sono carico a molla, aspetto una piazza che mi dia adrenalina e mi proponga una sfida bellissima che non mi faccia dormire la notte».

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