Il Ravenna targato Massimo Gadda sta viaggiando sicuro ormai da un girone su binari che portano ai play-off. Ma il difficile arriva adesso, con un finale di stagione impegnativo che non permetterà distrazioni. A cominciare dalla trasferta sul campo di un Mezzolara che ha regalato ben poche soddisfazioni al Ravenna negli ultimi anni. La sosta appena osservata è stata l'occasione giusta per fare il punto della situazione.
Gadda, come ha risollevato il Ravenna dandogli sicurezze e autostima?
«Con il lavoro, non ci sono segreti particolari. Abbiamo acquisito consapevolezza e fiducia durante le settimane di allenamento e abbiamo trovato una identità precisa di gioco e di gruppo senza farci condizionare dai risultati. Ho sempre avuto tantissima fiducia in questi ragazzi anche quando siamo caduti. Fondamentale poi l'arrivo di Stefano Baldoni, il secondo che già avevo avuto a Ferrara conoscendone le qualità».
All'interno di un ottimo cammino ci sono stati comunque almeno due o tre stop poco prevedibili. Motivo?
«Vero. Abbiamo lasciato per strada dei punti in maniera incredibile, dopo partite dominate o quasi, ma non abbiamo mai cercato alibi o scuse per questo. Quando abbiamo perso abbiamo sbagliato noi, per poca attenzione, concentrazione e qualche errore di gioventù che va concesso».
A stagione molto avanzata pensa che la squadra possa ancora migliorare?
«Sì, secondo me ci sono margini di miglioramento. Intanto perché ci sono tanti giovani. E poi credo che a livello di mentalità questa era una squadra destinata a crescere notevolmente. Dico era perché ormai andiamo verso la fine e tempo ne è rimasto poco, ma abbiamo fatto comunque dei miglioramenti importanti».
Le ultime giornate proporranno al Ravenna un calendario abbastanza impegnativo. Come affrontarlo?
«Secondo me a questo punto il calendario conta poco. Questo è un girone molto competitivo, ogni partita va giocata e c'è poca differenza tra incontrare le grandi o chi sta dietro. Servirà attenzione in ogni contesto».