Calcio D, auguri Ravenna: 110 anni di passione giallorossa

Centodieci anni di Ravenna, tra successi, campioni, ma anche fallimenti e ripartenze più o meno sofferte. Difficile e comunque soggettivo mettere tutto e tutti in fila, ma vale la pena ricordare chi, a partire dagli Anni ’90, ha portato in alto il vessillo giallorosso.

Presidenti e dirigenti

Tanti nella storia, uno solo nella leggenda: Daniele Corvetta, che con passione, acume e sacrifici economici riuscì a portare per la prima volta nella storia recente il Ravenna in Serie B. Un’impresa che sarebbe poi riuscita anche a Gianni Fabbri, prima di un periodo buio caratterizzato da proprietà di dubbia moralità, gestioni anche truffaldine e conseguenti fallimenti. Tra i dirigenti, ricordando che da queste parti passarono anche, proprio con Corvetta, gli allora giovani Rino Foschi e Giuseppe Marotta (che portarono Bobo Vieri a vestire la maglia giallorossa e a lanciarsi per l’olimpo del calcio), citazione speciale per Roberto Ranzani e per Italo Castellani, quest’ultimo talvolta alle prese con vicende extra calcistiche non semplici da risolvere.

Giocatori simbolo

Il bomber Anni ’50 Silvano Magheri segnò un’epoca con i suoi numeri strepitosi, avvicinati di recente da Saporetti, poi arriviamo direttamente fino al grande Ravenna Anni ’90, quello delle due promozioni consecutive. Indimenticabili Biagio Lombardi, Cristiano Scapolo e soprattutto Mariano Sotgia, idolo della curva che cantava “per vincer la partita lo sai cosa ci vuole, il magico Mariano che faccia sempre gol”, oltre naturalmente ad Enrico Buonocore, che grazie alla qualità e alle prodezze del suo sinistro valeva da solo il prezzo del biglietto. E ancora Stefan Schwoch, il bomber di tante emozioni, e il grande Lamberto Zauli, che poi diventerà lo Zidane di Vicenza’ e giocherà anche in Europa. Senza tralasciare Atzori, Gadda, Pregnolato e Vittorio Mero, tradito da un destino assurdo proprio mentre stava vivendo il sogno della massima serie.

Allenatori

Naturalmente Delneri e Guidolin, che qui hanno vinto e sono decollati verso la fama. E Walter Alfredo Novellino, che con il diesse Ranzani fece mirabilie in Serie B, dove l’eterno Rumignani aveva riportato il Ravenna. Poi Dino Pagliari, a sua volta condottiero di un’altra promozione in B e Paolo Dal Fiume, ma tutti i tecnici che hanno vinto un campionato in giallorosso hanno diritto ad una citazione: Zarattoni, Gadda, Marsili, Affatigato e Mauro Antonioli.

Il Ravenna più bello

Mai più di ora entriamo nell’ambito del giudizio soggettivo. In tanti puntano sui Ravenna di Delneri e Guidolin, ma quello che è volato più in alto, quello che che più di tutti si è avvicinato alla A, è stato quello di Novellino, che mixava il talento di Buonocore e Zauli alla efficacia di Schwoch e alla grinta di Iachini, Luppi, Pregnolato e Mero. È stato quello un Ravenna che, prima di incappare nel -3, fece sognare la A ad una tifoseria che non ha mai abbandonato la squadra neppure in questi anni non brillanti in Serie D. Sono proprio loro, i tifosi, che prima di tutti meritano di festeggiare i 110 anni del Ravenna.

Gadda squalificato:sarà costrettoa salire in tribuna

Domenica, nel giorno in cui il Ravenna celebrerà i suoi 110 anni di vita, Massimo Gadda non sarà in panchina. Il tecnico, che fu calciatore della squadra più bella, quella del 1996-1997, è stato infatti squalificato per una giornata e dovrà assistere al match contro il Carpi dalla tribuna dello stadio Benelli. Tre i calciatori delle formazioni romagnole che sono stati squalificati, tutti per una giornata. Oltre ai due espulsi nel derby andato in scena al Morgagni (Fusco del Forlì e Abbey del Ravenna), è stato sospeso anche Colombo dello United Riccione. Altri squalificati del Girone D: Grilli e Oliveri (Aglianese), Tzvetkov (Bagnolese), Sabotic (Lentigione) e Fazzi (Real Forte Querceta).

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