Calcio, Cesare Casadei da Cervia come Leo Messi: capocannoniere e migliore giocatore al Mondiale Under 20

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Prima di lui, solo Lionel Messi. Era il 2005 e la “Pulga” vinse il Pallone d’oro come miglior giocatore e Scarpa d’oro come capocannoniere dei Mondiali Under 20 giocati in Olanda. L’unica differenza con il cervese Cesare Casadei, è che Messi, quel giorno, alzò pure il trofeo mondiale, in quanto l’Argentina, grazie a due calci di rigore trasformati dal suo capitano, vinse 2-1 contro la Nigeria.
L’Italia, invece, nella notte tra domenica e lunedì, in Argentina, nello stadio di La Plata già intitolato a Diego Armando Maradona, è stata sconfitta 1-0 dall’Uruguay. Gara decisa da un colpo di testa ravvicinato di Luciano Rodriguez all’86’. Grande amarezza per la rete arrivata nel finale, ma verdetto nel complesso giustissimo, perché l’Uruguay, salvo i primi 10 minuti, è stato padrone del match. L’ItalRomagna non è riuscita ad esprimersi come fatto per tutta la manifestazione. Ma è caduta a testa altissima. Come capitato praticamente sempre, Nunziata ha mandato in campo tutti i quattro romagnoli dall’inizio. Schierando, inizialmente, Riccardo Turicchia di Borgo Tossignano come terzino destro e il capitano, il ravennate Samuel Giovane, come terzino sinistro. A centrocampo, il ravennate Manuel Prati e il cervese Cesare Casadei a fare da interni, con il romanista Faticanti nel ruolo di regista. Italia soffocata dal pressing, dall’intensità e dal ritmo dell’Uruguay e tenuta in piedi dal portiere Desplanches. Quindi, nella ripresa, fuori Faticanti e dentro Zanotti, con Turicchia che va a giocare nel suo ruolo di terzino sinistro e Giovane che avanza a centrocampo. Italia un po’ meglio ma gioco e partita comunque sempre in mano all’Uruguay.
Nel finale l’Italia sembra destarsi, quindi all’82’ l’arbitro svedese Glenn Nyberg mostra il rosso a Prati. Il Var lo richiama e il colore del cartellino viene (anche in modo inatteso) cambiato in giallo. L’Italia dovrebbe trovare forza da ciò e invece in mischia, su sviluppi di un corner, un rimpallo libera Luciano Rodriguez sul secondo palo, alle spalle dello stesso Prati e di Desplanches, che non può intervenire. Finisce di fatto qui, con i 12 minuti di recupero giocati con poca lucidità ed esagerata frenesia dagli azzurrini.
Che però fanno incetta di premi, con Desplanches miglior portiere del Mondiale ma soprattutto con il ragazzo d’oro Cesare Casadei, cresciuto a piadina e pallone tra il chiosco di famiglia e il campetto sotto casa, transitato dal Cesena, sbocciato nell’Inter e ora pronto a prendersi anche il Chelsea. E poi magari anche l’Italia, che una mezzala così verticale, e così capace di trovare sempre la zona in cui andare a far male, forse non ha mai avuto.

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