Calcio C, Vecchi: "Sudtirol, non fidarti del Ravenna"

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Stefano Vecchi è ormai altoatesino ad honorem. Intrapresa la strada del professionismo dopo le vittorie ottenute con la Primavera dell’Inter, il tecnico bergamasco è passato da Venezia velocemente senza lasciare traccia ma poi, a Bolzano, ha progressivamente cambiato marcia entrando in simbiosi con il Sudtirol e tutto l’ambiente biancorosso. Dopo tanti anni di “vorrei ma non posso” che hanno comunque visto la squadra professionistica più a nord in Italia sempre nelle zone alte della classifica, in questo 2020-2021 il Sudtirol è rimasto costantemente nelle primissime posizioni, molto spesso in testa, ed alla fine del girone di andata guarda tutti dall’alto, pur se il vantaggio sulle prime quattro inseguitrici non è per niente ampio. Ma testimonia, però, sulle possibilità del Sudtirol di restare lì fino alla fine: «I miglioramenti che si stanno vedendo – dice Vecchi – e che si possono considerare continui, arrivano a mio parere da diversi aspetti ed in prima battuta da una società che continua a crescere anche dal punto di vista delle strutture e che crede di più nel possibile raggiungimento di un risultato importante. Per questo è stata disposta a fare un mercato altrettanto importante ed alla vigilia del campionato ha costruito una squadra sicuramente più esperta e competitiva rispetto agli anni passati. Tutte queste cose messe assieme trasmettono al gruppo fiducia e consapevolezza sul fatto che possiamo essere competitivi anche noi rispetto a realtà molto più blasonate, che hanno un passato, una piazza e disponibilità maggiori rispetto a quelle del Sudtirol».

«A Cesena è stata dura»

Il Sudtirol si è confrontato di recente con l’altra faccia della Romagna nel girone B, quel Cesena che ormai fa parte del treno delle pretendenti alla B: «Tutte le gare presentano insidie in questo girone. A Cesena, ad esempio, siamo stati messi spesso in difficoltà. In quella partita non siamo stati brillanti come al solito e nel corso della gara sono stato costretto a prendere qualche contromisura che ha dato discreti frutti. Ma rispetto alle altre gare siamo stati meno propositivi. Quanto alla vittoria del campionato, penso che sarà un discorso tra le prime cinque, quindi noi, Padova, Perugia, Modena e Cesena. Tra quelle che sono più indietro potrebbe rientrare la Sambenedettese, ma non sarà facile».

Domenica la capolista ospiterà il Ravenna per un classico testa-coda, anche se i giallorossi precedono in classifica l’Arezzo, però oggettivamente a dover preoccupare Vecchi può essere soltanto la cabala, perché i giallorossi arriveranno a Bolzano senza avere mai conquistato un punto in campo esterno: «È evidente che il Ravenna abbia attraversato molte difficoltà nel girone di andata, è naturale che con il mercato alcune situazioni si possano risolvere e ne abbiamo avuto subito l’esempio contro la Vis Pesaro. Poi non possiamo sottovalutare il Ravenna, perchè a Carpi aveva comunque fatto un bel primo tempo e ricordo anche che nella partita di esordio pur essendo una squadra ancora in costruzione in qualche momento era riuscito a metterci in difficoltà. So che fuori casa il Ravenna ha sempre perso ed ovviamente spero che la legge dei grandi numeri non ci si ritorca contro, ma ad ogni modo affronteremo la gara cercando di fare il meglio e certamente senza pensare alla posizione di classifica del Ravenna».

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