Calcio C, Rimini: l'attacco viaggia a ritmo da play-off

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In attacco non si scherza. In questo momento la certezza del Rimini sta nel reparto offensivo. E anche in zona-gol, come per la fase arretrata, il discorso va allargato a tutta la squadra e non soltanto ai singoli, sebbene in questo caso la qualità di Lamesta, Capanni, Morra, Ubaldi e Cernigoi sia indubbiamente alta.

Solo tre meglio del Rimini

Cesena, Torres e Pescara in rigoroso ordine di potenza di fuoco: solo queste tre squadre hanno fin qui segnato più gol de Rimini nel Girone B. La squadra di Raimondi è appena giù dal podio con le sue 8 reti. Del resto i biancorossi sono sempre andati a segno, steccando solo nella partita persa a Pescara contro il Pineto. E, a parte il gol di Cherubini e i due di Gigli, il resto del bottino è stato confezionato dagli attaccanti. Nonostante i numerosi cambi del sistema di gioco già messi in pratica da Raimondi, che era partito con il 4-3-3, quindi è passato al 3-5-1-1 prima di virare con decisione sul 3-4-3 che ha utilizzato negli ultimi tre incontri. Il prodotto è stato sempre lo stesso segno che lì davanti la qualità non manca affatto. Lamesta e Capanni hanno tecnica da categoria superiore, hanno l’assist ma sono bravi anche a calciare in porta, Morra e Ubaldi assicurano profondità. Gli unici che ancora mancano all’appello sono Cernigoi, che dopo aver disputato l’intera gara con l’Arezzo ha messo insieme solo 25 minuti contro il Perugia, e Accursi, che appare abbastanza chiuso.

Il cinismo di Ubaldi

Ovviamente le giocate di Capanni e Lamesta rubano di più l’occhio però chi sta capitalizzando al massimo, considerando gol e minuti giocati, è Ubaldi. Dopo aver saltato le prime tre partite per una squalifica dell’anno scorso, l’attaccante ha giocato in totale 38 minuti tra Pineto e Perugia, firmando il 2-2 contro gli umbri ma andando anche a segno contro gli abruzzesi. Il problema è che in questo secondo caso il gol è stato annullato per fuorigioco, però Ubaldi era lì in agguato alla stregua di un falco che ha puntato la sua preda. La punta ternana (non poteva che segnare lui al Grifo) non parte in prima fila nelle gerarchie però di questo passo si farà spazio.

Gioco propositivo

Tutto il resto è fatto da una predisposizione a giocare con il baricentro alto. Questo comporta rischi enormi dietro e infatti il Rimini subisce e non poco per la poca felicità di Colombo, però trovare con facilità la porta avversaria potrebbe dare una spinta importante verso la salvezza. Se poi si vorrà puntare più in alto, allora servirà più equilibrio e maggiore solidità. Ma questa è un’altra storia.


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