Calcio C, Rimini: Accursi e un triennale quasi insperato

Il mercato del Rimini deve ancora entrare nel vivo, ma intanto si può già sottolineare una prima operazione, il contratto triennale in vista per il giovane Diego Accursi. Operazione importante per due fattori. Il primo è che si tratta di un prodotto del vivaio biancorosso e quindi la linea è quella di valorizzare il lavoro del settore giovanile, il secondo è che si tratta dell’unico riminese in rosa ed anche in questo caso l’operazione ha una forte valenza identitaria. La sensazione è che quest’anno il tecnico Gaburro abbia quasi sempre tenuto in considerazione il 20enne attaccante riminese, viste le numerose panchine, ma quasi mai fino in fondo perché in campionato Accursi ha collezionato quattro spezzoni di partita per 47 minuti complessivi, mentre in Coppa Italia è stato proposto tre volte collezionando 89 minuti.
La gioia di Accursi
Ora pare sia arrivata la sua chance: «Sono molto contento che la società mia dia questa chance per mettere in mostra le mie qualità, finora ho trovato poco spazio – dice l’esterno riminese – ma ho sempre sentito il supporto e la vicinanza della società. Quindi sono molto contento che si abbia fiducia in me per la prossima stagione, spero di fare sempre meglio e di togliermi delle soddisfazioni. L’obiettivo è dare il massimo per la società nella quale ho sempre giocato sin da bambino». La stagione appena terminata non è trascorsa invano per Accursi: «Tutto fa esperienza, ho fatto tutte le panchine, a parte qualche stop per infortunio o malattia. Ora mi sento pronto per la serie C, so bene che non sarà un palcoscenico facile, ma si entra nel vivo del professionismo, ci sono squadre forti e blasonate, giocatori di livello, credo che ci sia spazio anche per me, credo di potermi mettere in mostra. Penso che con il lavoro si possano ottenere importanti risultati anche in terza serie».Niente vacanza
Accursi non vede l’ora di ripartire: «Non sono andato in vacanza, sono qui, mi alleno per conto mio tra palestra e corsa, cerco di arrivare al meglio al ritiro».Il riminese non vuol sentir parlare di delusione per essere stato impiegato con il contagocce: «Deluso direi proprio di no, sapevo di far parte di una squadra ambiziosa e con un organico molto forte, certo un po’ di rammarico mi è rimasto perché quando non giochi hai sempre la speranza di entrare in campo».
È tempo dunque di onori ed oneri per l’unico riminese, finora, in rosa: «È un aspetto che mi rende orgoglioso, è sempre bello giocare per la squadra della tua città, ma la cosa ti mette anche un po’ di ansia».