Rosario Damiano Maddaloni, domani arriva il Cesena. Lei ho lo ha già battuto con la Lucchese, che partita sarà per l’Imolese?
«Mi aspetto un Cesena arrembante, visto che è molto in forma, per cui da parte nostra ci sono tutte le motivazioni per essere carichi e farci trovare pronti».
Inutile girarci attorno: Cesena è un pezzo importante della sua vita. Giusto?
«A livello personale non nascondo che è una partita particolare: mi sono trovato benissimo a Cesena nei miei tre anni lì, il dispiacere più grande è come è finita con quei due infortuni gravi di fila. Il Cesena come società e Cesena come città mi hanno dato tanto: sono arrivato che ero un ragazzino e sono andato via da uomo, perché quando passi momenti brutti come quelli che ho vissuto io, cresci in fretta dal punto di vista mentale e maturi più velocemente».
In questo momento, l’Imolese deve pensare a tenere dietro il Montevarchi oppure guarda chi sta davanti?
«La priorità è pensare a noi e non alla classifica. Appena si comincia a fare punti, come abbiamo fatto la scorsa settimana, non dobbiamo più spaventarci degli altri, ben sapendo che partendo da dietro li possiamo superare solo se loro faranno passi falsi. Se faremo bene come ci è successo nelle ultime tre partite, pur con tutti i difetti che comunque ancora ci sono e che sono convinto riusciremo a superare, se penseremo solo a noi stessi riusciremo nei nostri obiettivi».
All’interno del gruppo imolese c’è...?
«Positività, si respira qualcosa che forse prima poteva essere mancata. Se c’è positività nell’aria si può fare bene, non dobbiamo avere ansia ma solo considerare quanto di buono abbiamo fatto nelle gare precedenti e portarlo nelle prossime».
Lei è uno dei dieci acquisti di gennaio. Le era mai capitato di arrivare in una squadra così rinnovata a metà stagione?
«Non è la prima volta, mi capitò un’esperienza simile a Fano nel mio primo anno da professionista. Riuscimmo a raggiungere la salvezza diretta: il fatto di non poter stare assieme nel ritiro precampionato incide, ma l’importante è conoscersi sul campo e questo è un gruppo sano».
Cosa l’ha portata ad accettare Imola?
«La voglia di rilanciarmi e di aiutare l’Imolese a salvarsi. Sono molto carico perché vengo da due infortuni gravi di fila ed ho tantissime motivazioni per riprendermi quello che un po’ ho perso visto che inevitabilmente la gente finisce per non credere più in te. Invece c’è una soluzione per tutto e parte dal lavoro, con quello si supera ogni cosa».
Prima dei titoli di coda ha un euro da scommettere su un suo compagno: chi sarà il protagonista?
«Premesso che dovremo fare una gran partita tutti per sopperire al gap di qualità che c’è con il Cesena, spero sia Simeri o uno degli attaccanti a fare la differenza».
Crociato rotto:stagione finitaper Cerretti
Tutto confermato, purtroppo. La giornata di ieri ha visto la conferma di quanto si temeva in casa Imolese, ovvero che l’infortunio subito a Recanati fosse quello che ha posto fine alla stagione di Cerretti che ieri ha avuto la conferma della rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Un colpo pesante per il 23 rossoblù che nei prossimi giorni dovrà quindi operarsi con l’Imolese che, come ribadito ieri dal direttore dell’area tecnica Giuseppe Cammarata, deciderà se andare sul mercato oppure no per sopperire all’assenza di un esterno destro di difesa. In vista della gara con il Cesena, Anastasi dovrà fare ancora a meno di De Vito, fuori per altri 15 giorni essendo alle prese con una elongazione del collaterale destro.