Calcio C, Lewis ha solo il 3 per cento ma tiene in scacco il Cesena

Il ciclo di Lewis è arrivato alla fine: è il messaggio che i fratelli Aiello hanno lanciato agli altri investitori di Jrl.

Arrivato alla fine ma non ancora terminato. In quanto c’è quel contratto in scadenza il 31 dicembre che sta (per ora) risultando troppo complicato da sciogliere a causa di patti parasociali di difficile risoluzione amichevole. Non si spiega in altro modo il perché Robert Lewis continui a comandare e a fare tutto ciò che desidera nonostante abbia appena il 3 per cento del Cesena Fc. E’ infatti emerso come l’acquisizione del 40 per cento che era dei soci fondatori sia stata tutta coperta dalla famiglia Aiello (supportata da altri investitori americani entrati in Jrl) e così la nuova suddivisione delle quote ha visto Lewis scendere fino ad un livello di “partecipazione” più che di investimento. Però Lewis si fa forte di quel contratto biennale firmato nel dicembre 2021, al momento dell’acquisizione del pacchetto di maggioranza del Cesena Fc, quando con Aiello regnava la massima armonia. Dodici mesi dopo, la situazione è precipitata al punto che da gennaio tra le parti non c’è più condivisione (ed è crollata la fiducia) e ora le due entità sono lontanissime tra loro.

In questa sorta di limbo nebbioso, Lewis continua a fare ciò che il contratto di Ceo del Cesena Fc firmato da John Aiello (che lo paga regolarmente) per conto di Jrl gli consente di fare. Lewis sceglie e decide senza seguire un progetto atto a far crescere il Cesena Fc ma seguendo una visione personale, o al massimo una visione allargata al consulente Granello (procuratore del figlio portiere Luca) e al futuro direttore generale Artico (che firmerà un contratto con tanto di percentuale sulla rivendita dei giocatori acquistati che neppure in Serie A...). Dal radar di Lewis è scomparso Rossi, che è in scadenza ed è stato messo ai margini già da un paio di mesi, mentre Agostini è ormai una figura di contorno che fa comodo a Lewis in quanto consigliere di amministrazione del Cesena (è il voto decisivo negli eventuali duelli tra i co-presidenti). Lewis e i suoi fedelissimi sono riusciti a far saltare il ritorno di Rovereti (che aveva già l’accordo quadriennale con Aiello) e ora sono stuzzicati dall’idea di mettere a capo del settore giovanile Bava, torinese come Granello ed ex responsabile del vivaio granata quando Lewis junior militava nel Toro. E sono pure riusciti a boicottare Passetti, che Aiello voleva assumere come direttore generale.

La situazione non è solo complessa. E’ caotica. Chi può risolverla è solo la famiglia Aiello. Ma una decisione doveva essere stata già presa perché la sabbia nella clessidra è ormai tutta nel bulbo inferiore.

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