Calcio C, la forza dell'Imolese è la difesa

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La solita Imolese davanti, una “insolita” Imolese dietro. Ecco il riassunto del pareggio senza reti sul campo del San Donato Tavarnelle di un’Imolese che ha fatto un passettino in avanti in classifica, agganciando a quota 16 la Vis Pesaro e restando così al confine della zona play-out in un turno che ha visto tutte le ultime della classifica pareggiare. La partita del “Brilli Peri” ha confermato come questa Imolese abbia problemi evidenti in attacco: Fonseca prima e Stijepovic poi si sono divorati occasioni (grande la prima, gigantesca la seconda) che avrebbero scritto una storia diversa all’inizio dei due tempi di una partita che è così diventata l’ennesima senza reti (siamo a 11 su 18 di campionato) per una squadra che sta soffrendo quanto era chiaro sin dall’estate, ovvero l’assoluta mancanza di giocatori con il gol nel sangue nella propria rosa. Giocatori inarrivabili visto il diktat di un mercato a costo zero e con il posto necessario davanti per De Sarlo: questi i 2 fattori che hanno costretto l’Imolese ad accontentarsi di quanto passava il convento e che, a meno di clamorose “fioriture”, difficilmente basterà per arrivare la salvezza.
«Vedremo cosa fare per alzare l’asticella della squadra»: queste le parole con cui Giuseppe Deni, subito dopo la vittoria di ieri dell’Akragas sul Misilmeri, ha spiegato quello che si attende dal mercato di gennaio dove è chiaro che in avanti servirà un rinforzo importante per provare a cambiare il trend offensivo. Se davanti si è rispettato il solito menù rossoblù dietro la questione è stata diversa, visto che per la prima volta in stagione l’Imolese è riuscita per 2 gare consecutive a mantenere la porta inviolata: se contro la Vis Pesaro le occasioni avversarie erano state nulle o quasi, contro il San Donato Tavarnelle il discorso è stato diverso con i toscani che nella ripresa hanno impensierito più volte la difesa imolese la quale ha comunque resistito. Una difesa a 4 che è diventata la strada scelta da Anastasi per cercare di dare stabilità ad un reparto che, al “Brilli Peri”, è stato coperto sulla destra da De Feo, scelta a sorpresa del tecnico siciliano per costringere gli esterni toscani a restare più bassi per evitare di lasciare campo al 10 rossoblù.

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