Calcio C, Imolese, bravo Molla: "Ecco come ho parato il rigore"
Dopo quello con il Messico durante i mondiali under 17 giocati con la maglia dell’Italia, c’è un altro rigore che Marco Molla non dimenticherà facilmente ed è quello parato a Capello nel finale della gara con la Carrarese. Una parata che sembrava quella buona per garantire il pareggio ai rossoblù in inferiorità numerica, una prodezza che poi grazie al gol finale di Stijepovic è diventata buona per portare a casa 3 punti che regalano all’Imolese una dimensione decisamente inattesa alla classifica, visto che 11 punti sono davvero qualcosa di importante a questo punto della stagione. «È stata una vittoria di squadra – l’analisi di Molla, che dopo la maglia dell’Italia under 17 ha indossato poi quella dell’Albania under 21 – in una partita dove ci sono stati anche errori arbitrali che però non voglio considerare. Due rigori contro sono pesanti a livello mentale ma ce la siamo cavata: per conquistare i 3 punti abbiamo dato tutti l’anima, questa è stata la nostra forza. Come ho deciso di fare sul secondo rigore? Noi portieri usiamo la psicologia inversa, pensiamo tanto prima che l’arbitro fischi ad entrare nella testa dell’attaccante: ho scelto di andare lì a destra ed è andata bene». E così il mercoledì è diventato da incorniciare: «Ho saputo mercoledì mattina dal tecnico che avrei giocato: un po’ me lo aspettavo ma non così di botto come è avvenuto. Il mio piano per quest’anno è dare tutto il massimo di me stesso per aiutare me e l’Imolese che ha un’ottima persona ed un ottimo portiere come Rossi: prendo spunti da lui e certamente posso rubargli qualcosa». Bene in Coppa Italia a Pordenone con la porta inviolata e la qualificazione, bene al Galli con la Carrarese: l’ottobre di Molla è stato finora da incorniciare, quello che serve al giovane portiere albanese per conquistare ulteriore fiducia: «Questo è il mio primo anno con i grandi, non sono mai uscito dalle mura di Bologna. Rispetto alle mie precedenti esperienze in Primavera, il ritmo è molto più alto ed in generale lo stile di gioco è diverso: quello che devo assolutamente fare è migliorare a livello mentale. Per me è l’anno decisivo».