Calcio C, il saluto di Rota: "Grazie Rimini, è stato bello"

Il Rimini si è iscritto al prossimo campionato di serie C. Ieri sono state adempiute tutte le formalità nell’ultimo giorno utile, ma la società biancorossa ha completato in ogni sua parte le questioni amministrative, compreso il pagamento degli stipendi, e così il primo step della nuova stagione si può considerare compiuto. Ora non rimangono ostacoli per la cessione della società, che verrà consegnata al nuovo proprietario senza un euro di debiti, con tutti gli stipendi ed i contributi versati. Non è così scontato però che l’acquirente sia l’imprenditore italo-svizzero Stefano Petracca (ma l’ex Carpi, Stefano Bonacini?) anche se la sua candidatura rimane sempre forte. Il saluto commosso e commovente di Alfredo Rota, intanto, è un abbraccio ideale a tutto il popolo biancorosso. Il presidente nel prendere idealmente congedo dal Rimini, ma non da Rimini, a stento trattiene le lacrime, a tratti si ferma e poi riparte a fatica, si capisce che per lui è un momento difficile.

Presidente a che punto siamo con la cessione del Rimini?

«Stiamo lavorando, non dovrebbe mancare molto all’appuntamento, ormai è solo questione di qualche dettaglio e poi ci siamo. Direi che ormai è solo questione di qualche giorno».

La società nei giorni scorsi ha smentito di stare trattando con l’imprenditore Stefano Petracca, ci può dire se è lui il nuovo padrone del Rimini o non è lui?

«Io non sto parlando con una sola persona, ma con un gruppo di imprenditori, quindi non so se in questo gruppo c’è anche lui, lo vedremo».

Quanto le dispiace dire addio al Rimini?

«Molto, davvero. Avevamo creato una bella società, un bel gruppo, peccato. Ma sono convinto che questo team avrà un futuro ed io non me ne vado mica da Rimini».

Che lei sappia il gruppo che sta per entrare manterrà lo staff tecnico e dirigenziale attuale?

«Da quanto ne so io, direi proprio di sì, manterranno questo staff, a cominciare dal direttore sportivo Maniero».

E l’allenatore?

«In questo momento non abbiamo un allenatore, è da scegliere».

Torniamo agli acquirenti, è cosa fatta?

«Direi che al 99 per cento è cosa fatta, anche se non abbiamo fissato ancora l’appuntamento presso il notaio».

Pensa di lasciare il Rimini in buone mani?

«E’ un bel gruppo di imprenditori e per questo mi sento di garantire il futuro del Rimini. Io sono abituato a guardare le persone e con questi acquirenti dico che il Rimini avrà un bel futuro. Mi ha ispirato la loro massima serietà».

Lei manterrà un ruolo nella prossima società?

«No, nessun ruolo, al momento per me non c’è un ruolo, ho bisogno di riposarmi, poi tornerò allo stadio, sarò il primo tifoso del Rimini, sicuramente il primo abbonato, la passione per questi colori non finisce qui».

Lo sa che in molti le hanno voluto bene? Soprattutto nella parte finale della sua presidenza…

«Ne approfitto per ringraziare tutte le persone che mi hanno dato una mano, anche quelle che mi hanno criticato. Spesso le critiche sono servite a migliorare il lavoro. Quindi grazie a tutti». Qui il presidente si commuove, è il momento di salutare tutta una piazza: «E’ stato bello, mi sono divertito, in questa avventura ci ho messo tutto me stesso, tutto quello che potevo fare per il Rimini io l’ho fatto. Amerò sempre questa squadra e la seguirò sempre».

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