Calcio C, il gigante buono Ogunseye a Cesena per sognare forte: "Tutti una volta nella vita vorrebbero giocare qui"

Imponente ma anche sorridente e divertente. Insomma, un gigante buono. Robertone Ogunseye sgrana gli occhi e va subito dritto al punto: «La Serie C? Vincerla è difficilissimo. Deve funzionare tutto alla perfezione e non è mica detto che possa bastare. Noi per ora dobbiamo costruire una famiglia e non pensare al girone, alle avversarie o ai pronostici. Al massimo possiamo pensare solo all’Olbia, poi vedremo». Arrivato a titolo definitivo dal Modena dopo la sua miglior stagione in carriera (11 gol a Foggia, con la finale play-off persa contro il Lecco), Ogunseye ha accettato il corteggiamento del Cesena già a metà luglio, pur essendo arrivato solo tre settimane dopo in Romagna, la terra che “ospita” anche la fidanzata Giorgia Caforio, libero della Omag San Giovanni in Marignano: «Quando il direttore mi ha cercato, io ho subito accettato. Cesena è un posto meraviglioso, una piazza importante, affamata di calcio. Qualsiasi giocatore, almeno una volta nella propria vita, vorrebbe giocare qua. Io mi godrò il Manuzzi dalla prima all’ultima giornata, perché è uno stadio bellissimo e caldissimo. Mi avvicino alla mia fidanzata? Sì, sono contento. Speriamo (sorride, ndr) lo sia anche lei».

Doppia cifra

Nella scorsa stagione a Foggia il nuovo centravanti del Cesena è andato in doppia cifra per la prima volta: «Io voglio sempre migliorare, quindi vorrei migliorare anche il numero di gol. Non sarà facile, ma proverò a segnarne almeno uno in più di un anno fa. La mia condizione fisica? Non sono ancora al 100 per cento, è normale, però mi sento bene, ho lavorato molto a Modena, seppur non con i compagni in ritiro, e poi sono venuto qua due settimane fa». Sul tipo di compagno ideale in attacco, Ogunseye non si sbilancia: «Abbiamo una squadra forte con tante soluzioni diverse, perché ci sono tanti giocatori che si possono integrare bene. Dovremo solo trovare l’intesa giusta e conoscerci meglio, poi sarà tutto più facile». A proposito, a Cesena ritrova alcuni ex compagni: «A Foggia c’era Kontek, che però è partito. Ho giocato con Donnarumma a Cittadella e con Piacentini a Modena, insieme abbiamo vinto la C due anni fa in Emilia. Ma ci conosciamo più o meno tutti, tanto da avversari ci si incontra spesso durante l’anno. Le mie caratteristiche? Mi piace sfruttare la mia fisicità, attaccare l’area e la porta. Non penso di essere così malvagio tecnicamente, ma ovviamente non ho la qualità di un trequartista».

Dentro e fuori dal campo

Ogunseye è nato a Mantova il 16 maggio 1995, ma calcisticamente è cresciuto a Milano: «I miei genitori sono nigeriani, ma io sono stato in Nigeria solo una volta, quando avevo 6 anni. Mi piacerebbe tornarci, ma con le date, i tanti impegni e le ferie non è facile. Dai 14 ai 18 anni sono cresciuto nell’Inter, poi ho cominciato a girare: un anno in D, poi tre stagioni a Prato e tre anni e mezzo ad Olbia, prima del debutto in B a Cittadella e degli ultimi due campionati a Modena e a Foggia. Da ogni allenatore che ho avuto ho preso qualcosa e li ringrazio tutti, anche quelli che inizialmente mi sembravano un po’ stron… Solo dopo ho capito che anche loro mi avrebbero aiutato a crescere. Come sono fuori dal campo? Penso di essere un ragazzo solare e non molto permaloso. Mi piace ascoltare musica di qualsiasi tipo».

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