Calcio C, Cesena e il Var: manca un rigore su Stiven Shpendi

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La prima gara della storia del Cesena con il Var è stata aperta proprio… dal Var. Dopo meno di 5 minuti, nella bolgia del Rigamonti-Ceppi, il fischietto internazionale Luca Pairetto, seduto a Lissone assieme all’assistente Schirru, ha giustamente consigliato una on field review all’arbitro Gabriele Scatena, che si era perso un evidente fallo di mano di Bianconi sul tiro in porta di Stiven Shpendi. Il tecnico dei lombardi Foschi ha molto contestato questo calcio di rigore, ma Scatena e Pairetto hanno visto giusto: è vero, come sottolinea Foschi, che la palla colpisce prima la coscia di Bianconi, ma le braccia del difensore sono larghe, in posizione innaturale e rischiosa, e la “parata” con il braccio sinistro è evidente. Con quella postura Bianconi si è preso un rischio, perché senza quel braccio largo il tiro sarebbe arrivato in porta: il calcio di rigore e il cartellino giallo sono stati ineccepibili.
Veloce poco dopo il controllo sul gol annullato a Vedran Celjak: il difensore croato era in evidente fuorigioco sulla punizione di Lepore.


Restano invece enormi dubbi su un altro episodio avvenuto nell’area del Lecco in apertura di ripresa. Al 53’ Celjak trattiene visibilmente Stiven Shpendi, che sta per calciare a due passi da Melgrati: Scatena giudica non punibile la trattenuta, ma dalle immagini è evidente come la maglia si allunghi e impedisca al gemello di colpire il pallone. Non sarebbe stata sbagliata un’altra revisione, con rigore ed espulsione in quanto fallo non genuino su un attaccante in pieno possesso del pallone.

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