Brisighella, lavori per costruire invaso contro la siccità
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Vanno avanti gli interventi per la realizzazione dell’invaso Moreda, un bacino idrico con una capacità da oltre 200mila metri cubi che sorgerà nell’area un tempo destinata a “Villaggio del sole”, progetto turistico e residenziale che non vide mai luce definitiva.
«I lavori procedono celermente, vengo regolarmente aggiornato sull’avanzamento dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale – spiega il sindaco di Brisighella, Massimiliano Pederzoli –. Per l’invaso Moreda è stato già fatto tanto lavoro in poco tempo e, non appena Enel avrà spostato i pali della luce, verrà anche abbattuto l’edificio del Villaggio del Sole che era stato fortemente voluto dai miei predecessori».
Parallelamente sono state avviate anche le escavazioni a Sarna: si tratta del più ampio fra i tre bacini in corso di realizzazione da parte del Consorzio, un invaso da 580mila metri cubi.
Il terzo pannello del piano invasi sul territorio della Romagna faentina è invece rappresentato dal bacino Colombaia, a Faenza, di dimensioni analoghe a quello in costruzione in zona Moreda. In totale, la capacità idrica complessiva dei tre invasi sfiorerà il milione di metri cubi.
«Spero che nel 2024 si possa iniziare a pieno regime con le distribuzioni idriche – afferma il sindaco Pederzoli –. Prima sarà fatta una distribuzione primaria, con i bacini che danno acqua agli invasi già esistenti. Ma l’obiettivo è arrivare a creare anche un anello di distribuzione secondaria alle aziende agricole».
Insomma, tra Faenza e Brisighella si inizia a fare sul serio anche a livello di prevenzione del rischio siccità, ormai un problema concreto e attuale, specialmente in terre votate all’agricoltura come queste: è notizia di pochi giorni, tra l’altro, l’invasione di cavallette proprio nei campi delle colline brisighellesi, dove gli insetti hanno divorato specialmente coltivazioni di erba medica e foraggio.
«Anche nel nostro comune abbiamo emanato l’ordinanza per limitare l’uso di acqua potabile – spiega Pederzoli –. Gli effetti della siccità si fanno sentire, ad esempio i cereali, quando li si va a pesare, sono sicuramente molto più leggeri. Bisogna vedere come proseguirà: il periodo davvero secco deve ancora arrivare, siamo lontani da settembre».
E, anche quando arriva qualche precipitazione, non è risolutiva per soddisfare la sete dei campi: «La pioggia dell’altro giorno ha portato anche grandinate in diverse zone – sottolinea il primo cittadino brisighellese – e 8-10 millimetri di acqua sono utili giusto a rinfrescare l’aria per un paio di giorni. Quello che servirebbe davvero sarebbe pioggia almeno una volta a settimana. Ma a mancare finora sono state soprattutto le precipitazioni invernali. Ed è da anni che nevica sempre meno».