Brisighella, incendi in collina: si segue la pista del rogo doloso VIDEO

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Due punti di innesco distinti, dai quali sono scaturite praticamente in contemporanea le combustioni che hanno dato vita all’incendio sviluppatosi domenica scorsa sulle colline brisighellesi tra San Cassiano e San Martino, in località Boesimo: particolari emersi grazie alle riprese effettuate con il drone dai Vigili del Fuoco e che fanno propendere le indagini dei carabinieri forestali verso l’ipotesi del rogo doloso.
E ora i sospetti che ad appiccare il fuoco sia stata una mano umana gettano una luce sinistra anche sul primo incendio che aveva colpito la stessa zona solo fino a pochi giorni prima. Le fiamme, in quella occasione, avevano invaso il sottobosco a partire dall’1 agosto: per domarle era stato necessario l’intervento di decine di mezzi dei Vigili del Fuoco, con impiego di canadair e altri mezzi aerei, mentre a terra erano stati creati sentieri per rendere più facilmente raggiungibile l’area, già disastrata a causa delle frane provocate dall’alluvione di metà maggio. Proprio queste vie di terra sono risultate fondamentali per intervenire con tempestività sul secondo incendio di domenica: il rogo è già stato circoscritto, ma la possibilità che sia stato frutto di un gesto doloso impone di mantenere alta l’attenzione. D’altronde era già sembrato singolare che, spento l’incendio di inizio mese, ne fosse sorto un altro, proprio nella stessa porzione di territorio, che «non pare collegabile - ha detto il prefetto Castrese De Rosa - con il precedente». Anche perché i Vigili del Fuoco erano rimasti in osservazione come forma di estrema cautela anche dopo la fine dell’emergenza, per evitare che il rogo potesse riprendere vigore. Poi, circa dieci giorni dopo, la collina è tornata a bruciare.

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