Boutique Sabattini, un successo dagli anni Sessanta

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«Sono nata con le maglie in mano». Sorride e ha sempre una carezza per tutte le sue clienti, Adele Carlini, conosciuta da tutti a Rimini come la Sabattini, o meglio “Dodi”. Impossibile non simpatizzare con una donna dal carattere aperto e gioviale che ancora oggi, a quasi ottant’anni, saprebbe vendere un foulard di seta a Thierry Hermès che lo inventò.

Made in Romagna

Lei è uno di quegli esempi, purtroppo sempre più rari, del migliore knowhow della Romagna, intriso di disponibilità, di saper trattare con il cliente e con l’ospite. Dodi per chi non la conoscesse, davvero pochi a Rimini, è la titolare, oggi insieme con la figlia Elena della Boutique Sabattini. La boutique, di abbigliamento nasce nel 1968 in via Castelfidardo, inizialmente era specializzata nel settore della maglieria poiché la famiglia Sabattini era proprietaria negli anni Quaranta di un maglificio a San Giovanni in Marignano.

«Si chiamava Visa e dava lavoro a 200 magliaie. In via Castelfidardo, non c’era nulla, neanche il Mercato coperto, quando abbiamo aperto, io e mio marito Romano. Ma erano gli anni del boom economico e il lavoro era fiorente». «E io - dice fiera - ho sempre avuto della gran roba bella, scrivilo pure nanì».

L’estro in famiglia

Dodi è figlia d’arte, perché la mamma, Tosca Felingioni aveva un negozio di abbigliamento, da “Tosca” appunto, in via Michele Rosa. Il padre, Antonio Carlini, lo si poteva invece definire un artista a tutto tondo tanto che arrivò a lavorare con la compagnia del grande Macario a Milano.

«I miei genitori erano due personaggi per così dire felliniani, molto conosciuti a Rimini - ricorda -. Erano del Borgo e spesso cantavano e si esibivano per tenere allegra la gente. La loro personalità era straripante di una riminesità che ti porti nell’animo», ammette. «Mio babbo era partito da Rimini quando aveva vent’anni. A Parigi aveva fatto il ballerino di pista e dopo un po’ di tempo aveva aperto una scuola di valzer e di tango. Era quindi tornato in Italia, a Milano, per lavorare con Macario, ma sicuramente a Rimini lo ricordano tutti per le cravatte».

Nonostante la moglie avesse un negozio, Carlini si divertiva a vendere cravatte sul corso, fuori dal Caffè Giovannini. «Era un modo scanzonato per intrattenere gli amici e le persone note di Rimini. Erano altri tempi».


La storia si tramanda

Simpatia e gusto del bello sono un affare di famiglia che Dodi ha trasmesso ai figli, soprattutto ad Elena, la secondogenita che oggi gestisce la boutique in viale Dante.

«Nel 2013, con la nuova sede che ha cinque vetrine ad angolo nella via centrale del Tempio Malatestiano, abbiamo voluto realizzare un progetto moderno e polivalente».

Elena, laureata all’Istituto Europeo di Design, sezione moda di Milano, ha lavorato per 10 anni in grandi studi stilistici. Nel 1997, è subentrata alla mamma e al babbo nella gestione dell’attività diventata nel 2013 un concept store di lusso. «Si spazia dalla ricerca dei più sofisticati fashion brand internazionali, al settore home decor, dalla selezione di profumeria artistica, all’innovazione costante di proposte con un denominatore comune: eleganza e cultura». «Ho portato a Rimini le mie muse come Fornasetti con i suoi volti iconici e le esperienze olfattive di Meo Fusciuni», racconta Elena. Ma il futuro della boutique Sabattini non può prescindere dal passato tanto che si sta pensando di candidarla per il riconoscimento di “bottega storica”.

Prima clienti poi amiche

«Il settore commerciale si è evoluto come si è evoluta negli anni la società italiana. Penso però che il rapporto umano sia ancora fondamentale. L’e-commerce non potrà mai competere con un’esperienza di shopping dove entrano in gioco elementi importanti come l’amicizia e la fiducia nei confronti di chi ti consiglia un capo d’abbigliamento. Mia mamma in questo resta un’imprenditrice fenomenale», ammette Elena mostrando la foto della dedica del soprano Renata Tebaldi “alla cara amica Dodi” e le immagini d’epoca delle vetrine in via Castelfidardo. «Molte clienti sono diventate negli anni amiche della Dodi - dice - e questo è un valore inestimabile».

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