Borghi, la sagra del raperonzolo torna dopo 4 anni

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Tornano i tre grandi eventi popolari che in primavera animano il territorio di Borghi: la Sagra del raperonzolo, La Festa de mutor e la Sagra del bustrengh. E nel caso del primo appuntamento si spezza un lungo digiuno, visto che manca dal 2019.

ll raperonzolo

La tradizionale festa dedicata all’erba spontanea commestibile era stata sospesa, prima per colpa prima del Covid e poi delle difficoltà organizzative e della scarsità di prodotto. Ma quest’anno si riparte a San Giovanni in Galilea, in un’unica giornata: domenica 16 aprile. Il raperonzolo, il cui nome botanico è “Campanula rapunculus”, mentre in dialetto si chiama “rapunzli”, è un’erba rara che cresce solo su terreni ripidi di alta collina e si presenta come un ciuffo verde dalla radice bianca. Poco conosciuto ma di grande pregio, dopo aver messo a disposizione le sue foglie e i suoi fiori, regala anche la sua radice ai buongustai e per questo è chiamato anche “ortaggio dei poveri”. Nei secoli scorsi, la domenica dopo la Pasqua, era consuetudine salire dai borghi vicini fino a San Giovanni in Galilea, portando con sé pagnotte di Pasqua, uova sode, salumi e vini, alimenti da consumare all’aperto o nelle osterie. E assieme a questa merenda, si gustava il raperonzolo che gli osti condivano crudo con olio e aceto, dopo averlo raccolto lungo i ripidi versanti di quella località. Il programma di questa domenica prevede alle 9.30 una camminata sui sentieri del raperonzolo, con partenza dal Museo Renzi, con gli esperti di raperonzolo Edgardo e Oriano. Alle 12 aprirà lo stand gastronomico, presso l’ex ristorante Pezzi. Dalle 14.30, musica dal vivo con l’orchestra “La terza idea”.

I mutor

Il 25 aprile, sempre a San Giovanni in Galilea, sarà la volta della tradizionale “Festa de mutor”. Dalle 8 alle 14.30, ancora la piccola ma incantevole San Giovanni in Galilea sarà invasa da centinaia di moto che arriveranno da varie parti d’Italia, per prendere parte a una motoconcentrazione interregionale aperta a tutti i modelli. Giunta alla 42ª edizione, includerà il “2° Memorial Benito Magnani”, in onore del compianto fondatore della manifestazione. A organizzare l’iniziativa è la Pro loco di Borghi, in collaborazione con il Comune e “L'Altra Romagna”, con l’aiuto dalla “Casa della compagnia” di San Giovanni in Galilea, Cabe di Borghi. Il motoraduno prevede un giro turistico con aperitivo, pranzo allo stand pro loco Borghi, ricchi premi ai tre motoclub più numerosi e coppe per le moto più vecchie, purché in regola con il Codice della strada. Riconoscimenti anche al conduttore più anziano, a quello più giovane e a quello proveniente da più lontano. Si inizia alle 8.30 con le iscrizioni; alle 10.30 c’è il giro turistico, con premiazioni al rientro; alle 13, pranzo convenzionato allo stand della Pro loco.

Bustrengh

Il 13 e 14 maggio tornerà invece a Barghi capoluogo la tradizionale “Sagra de bustrengh”, abbinata alla “Contesa del pozzo”. Il programma è ancora in elaborazione. Il bustrengh è un dolce tipico locale con una ricetta tenuta segreta. La festa dedicata a questa delizia è da sempre un’occasione per incontrarsi e stare in compagnia dei propri compaesani. Anticamente il bustrengh veniva preparato dalle famiglie contadine di domenica, utilizzando le rimanenze della settimana. Quindi, con il variare degli ingredienti usati durante la settimana, poteva assumere sapori di un dolce, una ciambella o di una torta salata. Col passar del tempo l’usanza di fare il Bustrengh in famiglia si affievolì sempre più, fu nei primi anni ’70 che venne riscoperta la ricetta da un gruppo di persone, amanti delle tradizioni, rinacque così dalla precedente festa di Santa Croce. I tre eventi contano su Comitati appositi in collaborazione con la Pro loco di Borghi organizzatrice.

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