Bici a Ravenna, boom di vendite: "Merito anche del caro carburanti"

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Sulla spinta del bonus 2020, di un ritorno più massiccio dell’offerta e soprattutto della felice tradizione romagnola nei confronti delle due ruote, continua ad andare a gonfie vele la vendita di biciclette, in particolare di quelle elettriche. Nei primi mesi di quest’anno si è infatti registrata una ulteriore impennata di richieste, che segue il già positivo trend del 2021. In alcuni negozi si è toccato addirittura un incremento degli acquisti del 50%, a dimostrazione quanto il comparto rappresenti una fetta importante nella voce “mobilità”.
A differenza del recente passato, caratterizzato dalle difficoltà nel reperimento di materiali e componenti, la situazione è inoltre quasi tornata alla normalità. Il mercato asiatico, per un biennio messo in crisi dalla pandemia, aveva registrato un netto calo della produzione e delle esportazioni, provocando grandi ritardi nell’assemblaggio delle biciclette, con conseguenti slittamenti nelle consegne.
Come spiega Sara Formenti della Casa del ciclo Sambi, «in questi mesi stiamo andando alla grande, con un aumento delle vendite rispetto al 2021, dove già stavamo andando bene».
In particolare, a cavallo fra febbraio e marzo, c’è stato un periodo in cui si è registrato un vero e proprio boom. «È accaduto quando c’è stato il forte aumento dei prezzi dei carburanti, benzina e diesel, con un sacco di richieste soprattutto di biciclette elettriche. I clienti più interessati a questo tipo di prodotti sono gli over 40. Ma comunque anche le bici muscolari, che noi produciamo, hanno continuato ad avere un ottimo mercato».
In definitiva, se le cifre delle vendite mostrano un bel segno “più”, a sorprendere è il cambiamento di preferenza nella scelta dei prodotti da parte della gente. «Gli acquisti nei confronti dell’anno scorso sono a grandi linee raddoppiati, con una richiesta schiacciante verso le bici elettriche. Su dieci acquisti, otto-nove infatti riguardano proprio queste ultime».
Per poter cavalcare l’onda di questo boom, però, era obbligatorio farsi trovare pronti. «Dal canto nostro ci siamo sempre organizzati bene, cercando di avere un magazzino sempre pieno di biciclette. Facendo così, siamo riusciti a soddisfare sempre in tempo reale le consegne, senza grandi attese. Aspetto, questo, che purtroppo non è stato uguale per altri venditori».

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