Bertinoro, Trombini: "Progetti chiari per avere finanziamenti"

È ingegnere informatico e da 10 anni risiede a Fratta Terme. Raffaele Trombini, 37 anni, non ha alle spalle una carriera politica ma è entrato a far parte della giunta guidata da Gessica Allegni in quota Pd, pur non essendo iscritto al partito.

Quando e cosa l’ha spinta a sostenere la sindaca?

«Ho conosciuto Gessica durante la campagna elettorale, in questo frangente ci siamo conosciuti e abbiamo condiviso alcune opinioni. Mi ha colpito la sua determinazione e la passione che mette in quello che fa. Non solo, ha obiettivi chiari e sa dove e come intervenire. Conoscendoci meglio in questi mesi, ha colto il mio slancio e la mia voglia di mettermi a disposizione per Bertinoro».

Lei è la sorpresa di questa giunta. Se l’aspettava la nomina ad assessore, perchè ha accettato?

«Una chiamata inaspettata ma è un’occasione che non potevo perdere. Quando ho deciso di accettare, ho ripensato a quanto è emerso durante uno degli incontri organizzati durante la campagna elettorale. Elly Schlein ha detto: o vi occupate di politica o la politica si occuperà di voi. Se voglio essere parte attiva e fare qualcosa per la comunità bertinorose, perché non adesso».

A lei la delega all’associazionismo, ai consigli di zona, alle politiche giovanili, innovazione e digitalizzazione.

«Proprio in questi giorni sto prendendo contatti con le realtà associative del territorio e i consigli di zona. Da un lato questo mi consentirà di stringere relazioni e dall’altro ad avere il quadro della situazione. In questi anni, come Comune, dovremmo puntare anche sull’innovazione e sulla digitalizzazione».

La sindaca Allegni le ha affidato anche la delega progetti e bandi europei. Un incarico insolito per un Comune piccolo come Bertinoro.

«E’ vero. Ma oggi, con le risorse che arriveranno attraverso il Pnrr, bisogna avere le idee chiare su dove si vuole investire. Per cui è importate avere progetti pronti ed essere bravi ad intercettare i finanziamenti, dobbiamo stare attenti a non lasciarli scappare».

Quale è il sogno che vorrebbe vedere realizzato entro la fine di questi cinque anni del suo primo mandato da assessore?

«Mi piacerebbe istituire dei baby consigli, ovvero dei consigli di zona dedicati agli under 18. Ho notato che i giovani, non tutti, sono disaffezionati alla politica. Questo potrebbe essere un modo per renderli partecipi e coinvolgerli sulle questioni che riguardano il territorio. I ragazzi, ma più in generale cittadini, vanno ascoltati e dobbiamo essere più presenti».

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