Bertinoro, lettera a Bonaccini: "Perché sostieni Allegni?"

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A seguito della visita del presidente della Regione Stefano Bonaccini a sostegno della candidatura di Gessica Allegni, alcuni cittadini del Colle hanno affidato a una lettera indirizzata al governatore il proprio disappunto. Disappunto legato proprio alla scelta di Bonaccini di sostenere Allegni nella sua corsa per il gorverno del balcone di Romagna. Fabiano Amaducci, Eleonora Baiardi, Angelo Biondi, Giorgio Bernaroli, Gabriella Campana, Andrea Casali, Alice Gattamorta, Erica Giunchi, Erio Giunchi, Marco Lucchi e Giancarlo Zeccherini, i firmatari della lettera, si definiscono «elettori di centrosinistra» che «a vario sono titolo impegnati nella lista civica che sostiene la candidata sindaca Barbara Asioli». «Alcuni di noi, - scrivono al presidente - hanno fatto attivamente campagna elettorale alle regionali e hanno festeggiato assieme a te una vittoria importante per la nostra splendida Regione. Non ne siamo per nulla pentiti perché ti riteniamo un ottimo presidente. In queste elezioni abbiamo trovato però una casa nuova, accogliente, nella quale si discute e si progetta la Bertinoro del futuro». «Non capiamo perché, - continuano, entrando nel vivo - in una situazione estremamente particolare come quella che sta vivendo Bertinoro, tu, il presidente di tutti, abbia deciso di schierarsi apertamente a favore di Allegni». I firmatari della missiva spiegano quindi di aver sostenuto il sindaco uscente Gabriele Fratto nel 2016, affermando di non aver capito le ragioni «per le quali è stato liquidato in malo modo a favore di una candidata che nel 2016 aveva perso quelle primarie». «Noi crediamo che il Partito democratico sia la casa di chi vuole scegliere i propri rappresentanti in base al merito ed alle regole della democrazia. - argomentano- Non possiamo accettare imposizioni, soprattutto quando non capiamo da chi o da dove arrivino». Tra le ragioni del malcontento allegano anche quella che vede Allegni «responsabile della mancata candidatura a sindaco dell’assessore Mirko Capuano, anche lui uomo sostenuto dal Partito democratico, e anche lui liquidato perché considerato colpevole di aver portato avanti un progetto, quello dell’insediamento a Santa Maria Nuova, sostenuto da tutto il Partito Democratico bertinorese». Chiudono rivolgendo quasi una “preghiera” al presidente: «Ci sono troppe contraddizioni, troppe situazioni che molti di noi non riescono a comprendere, troppe scelte che vanno contro i principi nei quali abbiamo sempre creduto, che condividiamo con te da sempre». «Rinnoviamo la nostra stima nei tuoi confronti ma ci sentiamo delusi dalla tua scelta, dettata, questa è la speranza, da una parziale conoscenza della situazione bertinorese».

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