Basket B, Ugolini: "Raggisolaris, si esce insieme dalle difficoltà"

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Sono Raggisolaris al completo quelli che lavorano in palestra non tanto e non solo in vista della sfida di domenica con Civitanova (12 ko consecutivi) ma soprattutto per assorbire definitivamente il passaggio da coach Serra a Garelli, ormai in plancia di comando da un mesetto. Da oggi torna ad allenarsi pure Marco Morara, negativizzatosi dal Covid e in attesa di buone notizie da Civitanova (un positivo nel gruppo squadra, stasera decisivo giro di tamponi) i manfredi pensano a come migliorare. «Guai sottovalutare i marchigiani - esordisce l’ala sammarinese Pietro Ugolini - perché questa partita ci deve dare lo slancio giusto per il prosieguo del campionato. Non abbiamo ancora trovato la necessaria fluidità e continuità di gioco e in difesa dobbiamo crescere, come si è visto a Ozzano. Ci stiamo allenando bene, purtroppo l’incognita dettata dal Covid pesa. Siamo gli ultimi a poter lamentarci, tutto il mondo è in questa situazione e bisogna restare concentrati come se la domenica si giocasse comunque, ma fino al sabato purtroppo il dubbio resta».


Oltre le difficoltà

Cresciuto nel vivaio dei Titans San Marino e passato per quello della Reyer Venezia, il 21enne nativo di Borgo Maggiore sta a Faenza trovando finalmente spazio e responsabilità.
«Sì, ma per come avevo iniziato la stagione non sono soddisfatto del mio rendimento. Mi sentivo più in fiducia e in crescita nelle prime settimane, adesso non rendo per come mi alleno e credo di poter dare un contributo maggiore alla squadra. Voglio fare meglio».
Sui problemi dei “Raggi”, Ugolini vede dietro una motivazione psicologica più che tecnica. «Non penso che la Coppa abbia alzato troppo l’asticella, non a noi giocatori. Abbiamo tenuto sempre ben presenti gli obiettivi stagionali e continuato ad allenarci con intensità. In quel periodo, però, siamo andati avanti sulle ali dell’entusiasmo, non abbiamo affrontato vere difficoltà e tutto veniva facile. La chiave sta nel compattarci e uscire assieme dai momenti di difficoltà all’interno della singola partita, cosa che ci riesce solo a tratti. Le qualità tecniche e atletiche non ci mancano e siamo una squadra forte, però dobbiamo dimostrarlo sul campo».
La sosta ha permesso a Faenza di assorbire meglio il cambio d’allenatore. «Abbiamo lavorato tanto sull’attacco e i progressi si sono visti. La difesa era il nostro punto di forza e deve esserlo di nuovo».

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