Basket B, Rivali è carico: "RivieraBanca è una grande squadra"

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Lui, come si vincono i campionati di serie B, lo sa benissimo. Dopo l’addio di Giorgio Broglia, resta infatti il più “titolato” della serie cadetta in maglia Rbr. Eugenio Rivali è stato promosso in A2 (o A Dilettanti) tre volte: con Santarcangelo, Ravenna e Montegranaro, e probabilmente è anche per questo che il management biancorosso – con l’avvallo del nuovo coach Ferrari – ha optato per la riconferma, pensando a quanto l’esperienza di “Genio” possa far comodo. Di certo non sarà semplice, trovare i minuti per tutti, nel clamoroso reparto guardie di RivieraBanca, ma il 10 non ha assolutamente paura della concorrenza.

«Specialista? Mah, non lo so, onestamente non ho ancora parlato col coach del mio ruolo - dice dopo l’ennesima seduta di atletica (questa settimana solo preparazione fisica, dalla prossima anche il basket, ndr) - credo di poter dare ancora tanto, se giocherò dall’inizio o subentrando conta poco. E’ sempre meglio averli in squadra i giocatori forti, per cui ben vengano. Con Tassinari penso di poter giocare anche assieme, come già fatto con Simoncelli. In ogni caso mi metto al servizio del gruppo, dovrò essere aggressivo ma non snaturerò il modo di giocare».

In attesa di capire – dai primi scrimmage e tornei amichevoli – quale sarà l’idea di quintetto della nuova Rinascita, si inizia ad abbozzare un ranking del girone C che partirà domenica 3 ottobre con il big match di Rieti, sponda Sebastiani. «Oggettivamente siamo uno squadrone, fatto da giocatori importanti, completo e ben costruito – commenta il play di scuola Vuelle Pesaro – Secondo me anche negli anni passati eravamo forti e saremmo potuti arrivare fino in fondo, ma è evidente che abbiamo una rosa importante, con Under di livello. Bobby (Mladenov, ndr) è comunque un giocatore che tiene ampiamente il campo, Fabiani credo ci possa dare minuti di un certo spessore e Scarponi può crescere tanto. La squadra è profonda, poi ci sono avversari secondo me validi, le due Rieti, Ancona e Faenza in primis, ma non ci nascondiamo».

Non resta che forgiare il gruppo e prepararsi al meglio per centrare un obiettivo ‘quasi’ obbligato, considerati investimenti e dichiarazioni. «I nuovi sono molto intelligenti, brave persone, oltre che giocatori forti, per cui non sarà difficile fare squadra – chiude Rivali – La bacchetta magica non esiste, sicuramente il lavoro quotidiano e le persone contano tanto, speriamo di creare un’unica anima che possa essere il valore aggiunto, come lo è stato in passato, soprattutto per affrontare i momenti delicati di ogni stagione».

di MATTEO PEPPUCCI

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