Basket B, Rimini: qualità da vendere e qualche black-out

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Mentre la classifica del girone C inizia a delinearsi in maniera netta, con 11 squadre in lotta per gli 8 posti play-off e le altre cinque, da Jesi in giù, impelagate in quella per salvarsi, RivieraBanca ha pensieri solo per Rieti sponda NPC. Ad attendere i biancorossi, domenica prossima, ci sarà la squadra allenata da Gabriele Ceccarelli, che non è solamente un coach nato e cresciuto a Rimini (con i Crabs), ma è stato, l’anno scorso, trainer degli Angels in C Silver, con separazione estiva dopo un solo anno assieme.

Obiettivo coppa Italia

Rimini ha altre cinque partite per prendersi la seconda piazza che vale Final Eight di coppa Italia, obiettivo magari non dichiarato ma senza dubbio ambito, considerando il valore della squadra e gli investimenti fatti. Un trofeo del genere, anche se non ti consegna la A2, sarebbe il primo dell’era Rbr con tutti gli annessi e connessi di immagine. Per centrare la qualificazione e magari andarsi a prendere la Coppa, però, bisognerà aumentare i minuti di massima concentrazione all’interno della stessa gara, perché con Montegranaro e Senigallia RivieraBanca ha mostrato alti e bassi continui. «Sì, c’è da lavorare sotto questo aspetto a mio modo di vedere mentale, non tecnico - queste le parole di Tommy Rinaldi nel post Goldengas - È vero che Tassinari è rientrato da un mese e Mladenov da 3 settimane, ma abbiamo talmente tanta qualità che non ci vuole chissà quanto per oliare i meccanismi. Ci capita di spegnere ogni tanto la lampadina (nella prima parte di gara, si è passati dal 20-4 al 33-34, ndr), dobbiamo cercare di restare sul pezzo anche quando partiamo bene e indirizziamo subito le partite».

La sensazione da fuori è che questa squadra commisuri l’impegno e la prestazione al livello dell’avversario. È vero che Senigallia è rientrata ma quando Rbr ha voluto allungare, l’ha rifatto senza particolari patemi, partendo dalla difesa, che continua a restare una delle migliori del girone.

«Però nel terzo periodo i marchigiani sono rimasti anche senza Varaschin e Gnecchi (di fatto i due migliori giocatori, ndr)» precisa il capitano riminese, uno dei 3 in doppia-doppia, gli altri due sono stati Arrigoni e Rivali, che ha arpionato 11 rimbalzi. È questa ripartizione dei bottini e delle responsabilità che onestamente lascia tutti ottimisti. Infatti ancora una volta i ragazzi di Ferrari sono apparsi altruisti, quasi mai autori di forzature. Unico neo visibile: le palle perse. Su quelle si può davvero far meglio.

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