Basket B, Petrucci avvisa Faenza: "I Tigers sono forti e grossi"

Archivio

Quando un anno e mezzo fa, interrotta la breve esperienza di Lucca, Marco Petrucci tornò nella “sua” Faenza, l’unico posto rimasto libero in appartamento era quello con un ragazzone di 23 anni, tutto muscoli e voglia di spaccare il mondo. Quasi gli opposti che si attraggono, verrebbe da dire, perché fra l’esperto capitano viareggino dei Raggisolaris e il reggiano Simon Anumba, domenica avversario al Pala Cattani con i Tigers (ore 18, arbitri Grappasonno e Giambuzzi di Chieti), è nato un legame profondo: «Con Simon ho vissuto in appartamento un anno e mezzo – esordisce l’ex Montecatini – e siamo diventati amici. Continuiamo a sentirci e lo faremo anche questa settimana, poi chiaramente domenica ognuno penserà a vincere la partita. Carattere esuberante? No, è molto diverso nella vita privata da come sembra in campo. E’ un ragazzo riservato e anche per questo siamo andati molto d’accordo». Sulla partenza verso Cesena, Petrucci giustamente tira fuori il fatalismo del caso: «Certo che mi dispiace, ma purtroppo fa parte del gioco, anzi della nostra professione per essere precisi».

La difesa prima di tutto

Dopo la prima sconfitta stagionale, fra l’altro a testa altissima nel derby di Rimini, i Raggisolaris cercheranno di mantenere inviolato il Pala Cattani: «I Tigers sono forti e grossi, in tutti i ruoli. La presenza di Anumba, del resto, lo conferma. Noi dovremo farci trovare pronti con la nostra difesa, ripartendo da quello che ci ha lasciati il ko del Flaminio. Perdere ci può stare, fra l’altro contro un avversario del genere, ma siamo tornati a casa un po’ arrabbiati e con qualche rimpianto, perché avremmo potuto fare di più». Certo viene da chiedersi se questa Faenza, che ha vinto la Supercoppa e tenuto testa a lungo alla Rbr, possa cominciare ad alzare l’asticella degli obiettivi stagionali: «Non credo, sarebbe sbagliato fare proclami in questo momento – ammonisce saggiamente il capitano dei Raggisolaris - Il nostro traguardo restano i play-off, magari da affrontare con il miglior piazzamento possibile. Non dimentichiamo che questo girone è davvero durissimo, se ti distrai o cali l’intensità puoi lasciarci le penne contro ogni avversario, quindi dobbiamo proseguire così e giocare la nostra pallacanestro costruita sull’applicazione difensiva». Insomma, perdere a Rimini non ha giustamente intaccato l’autostima dei faentini: «Abbiamo ceduto ad una squadra costruita con l’unico obiettivo di salire di categoria, molto esperta, con talento in tutti i ruoli e dotata di centimetri e chili in abbondanza. Noi siamo un gruppo giovane, penso ci possa stare una sconfitta a Rimini, logicamente ci vogliamo riscattare subito contro Cesena, anche se non sarà facile».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui