Basket B, Magagnoli: "Virtus a Rieti con grande serenità"
Nella pallacanestro, essere un leader non sempre significa realizzare più punti degli altri, ma piuttosto sapere trascinare in attacco e in difesa la propria squadra, incitando i compagni e portandoli a giocare al massimo delle proprie possibilità. Nella vittoriosa partita di domenica contro Matelica, Francesco Magagnoli, al quinto anno in maglia giallonera e ormai bandiera della Virtus, ne è stato il perfetto esempio: 13 punti e 5 rimbalzi ma soprattutto 4 falli subiti, 5 palle recuperate e nessuna persa: statistiche che non hanno la stessa attenzione mediatica delle prime, ma che possono cambiare l'inerzia di una partita.
«La vittoria di domenica è stata molto importante per gli obiettivi che ha la società, mettere due punti in più tra noi e Matelica fa sempre bene. Siamo stati bravi perché non è mai subentrato il panico nel secondo quarto, quando siamo stati sotto anche di 9 punti, e nell'ultima frazione di gioco in cui, sopra di 10, la Vigor ha segnato una valanga di triple e si è riportata sotto di 2 punti. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, è vero, ma essendo un gruppo giovane, questa è stata una bella prova di carattere. Non era scontato mantenere la testa della gara».
Una vittoria ancor più importante dopo l'ultima settimana molto turbolenta. «La morte di Gianni Zappi ha colpito tutti, lavorando a stretto contatto con suo figlio. Quella contro Matelica è stata una partita molto delicata da preparare, ma volevamo dedicare una vittoria a Mauro, pedina fondamentale per noi giocatori».
Nemmeno il tempo di festeggiare che la Virtus Imola è già con la testa all'insidioso match di domenica prossima. La Real Sebastiani è una delle favorite di questo girone, ma abbiamo già imparato dal derby di Faenza che i gialloneri non vanno mai sottovalutati.
«A Rieti andiamo con grande serenità: siamo una neopromossa mentre loro sono una corazzata storica della serie B e hanno obiettivi finali diversi dai nostri. Quello che vogliamo fare in ogni partita è divertirci e migliorare ancora, provare a essere ancora più uniti e intensi. Il nostro coach dice sempre che le partite non finiscono mai 0-0, quindi se andranno meglio loro, gli stringeremo la mano altrimenti festeggeremo due punti che varrebbero come oro colato».
Obiettivi personali? «Voglio dare il mio contributo ogni partita, ma soprattutto essere un punto di riferimento per tutti e spronare i miei compagni a dare sempre il meglio».