È proprio vero che nello sport nulla si può dare per scontato. Alzi la mano chi avrebbe pensato di poter rivedere Emanuele Di Paolantonio alla guida dell’Andrea Costa. Mai sceso sotto la serie A2 come capo allenatore, reduce da due stagioni da vice a Brescia in A1 (vinta la coppa Italia), il 42enne teramano ha invece clamorosamente detto sì ai biancorossi. L’ex Roseto ha firmato un 1+1, il cui prolungamento è legato al raggiungimento della salvezza. Dopo l’aver accettato il ripescaggio in B Nazionale, insomma, per il club di via Valeriani arriva un’altra bella notizia, al netto del clima sempre teso con gli Ultras dell’Onda d’Urto e di una risposta della tifoseria tutta da verificare attraverso la campagna abbonamenti appena lanciata.
«Ho avuto numerose offerte - esordisce Dipa - sia come assistente (a Strasburgo, ndr) sia da capo allenatore in categorie superiori (Agrigento in A2, ndr), ma per una serie di motivi, anche personali, non ero convinto. E così quando si è fatta avanti l’Andrea Costa ho accettato. Qui ho passato un anno e mezzo meraviglioso e per lo stop per il Covid mi sembrava di avere lasciato il lavoro a metà».
Entusiasmo da riaccendere
Di Paolantonio sa bene quante difficoltà dovrà affrontare, per il valore del campionato, per le forti polemiche interne che la retrocessione e il sorpasso della Virtus si sono portati dietro. «Su quelle che sono le dinamiche tra gli ultras e la società un allenatore non deve entrare. Ricordo a tutti che servirà la massima compattezza per fare bene in un torneo nuovo e molto difficile. Partiamo solo adesso con la costruzione della squadra, ma confido al raduno (attorno al 19 agosto, ndr) di avere la squadra al completo. Il nostro obiettivo è la salvezza e per quella dovremo lottare remando tutti dalla stessa parte».
Giovani e imolesi
Sull’Andrea Costa che nascerà, il coach non si sbilancia, ma riguardo ai giocatori sotto contratto (Ranuzzi, Restelli, Fazzi e Marangoni) qualcosa lo fa capire. «Mi piacerebbe ripartire dagli imolesi, dando loro il giusto spazio e dimensione, in modo tale che siano al tempo stesso performanti e tutelati. Spero di poter valorizzare Fazzi e Marangoni. Ranuzzi e Restelli? Faremo le valutazioni del caso con la società e con i giocatori, cercando di capire le loro motivazioni per ricominciare qui dopo la scorsa stagione. Lo straniero? Sì, l’idea di metterlo c’è».
L’Imola che sarà
L’impressione è che si vada verso una separazione con Ranuzzi (transazione e via libera all’Olimpia Castello di B Interregionale) sia con Restelli. Il quintetto sarà tutto da formare: la 35enne guardia ex Forlì Davide Reati a portare punti e leadership (9.4 di media con il 35% da tre l’anno scorso alla Juvi Cremona di A2). Il 3 potrebbe essere l’altro straniero, con play e 4 da individuare, come 5 occhio all’ex Udine Francesco Pellegrino. Panchina quasi “chiusa” con Fazzi, Sorrentino, Marangoni, Colombo e Bresolin.