Basket B, i Raggisolaris non vogliono più fermarsi

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«La Supercoppa forse ci aveva fatto credere di essere invincibili e così alla prima sconfitta, con Rimini, abbiamo smarrito un po’ le nostre certezze, ora però siamo in netta ripresa».

È un Andrea Baccarini lucido, sereno e giustamente positivo, quello che si trova a commentare il primo quinto di regular season dei Raggisolaris. Dopo il trionfo di Lignano Sabbiadoro molti confidavano in una partenza migliore dei manfredi, ma il calendario e gli infortuni ne hanno appesantito la marcia: «Di certo non siamo stati fortunati - continua il general manager neroverde - perché perdere Mazzagatti, Ferrari e Merendi ci ha condizionato parecchio, specie nel lavoro settimanale. Almeno il problema occorso a Morara (frattura dell’alluce del piede destro, ndr) è molto meno grave rispetto a questi. Speriamo di recuperarlo abbastanza in fretta, sempre vedendo poi quali siano le reazioni del giocatore al riposo e alla terapia. In ogni caso non vogliamo trovare alibi e l’obiettivo è risalire la china, dando continuità al colpo di sabato scorso magari già nella prossima difficile trasferta con Rieti».

Viaggio a Valmontone

I Raggisolaris saranno infatti ospiti domenica, nell’impianto di Valmontone, della capolista Real Sebastiani (inizio ore 18, arbitri Giunta di Ragusa e Rosa Anna Nocera di Cosenza): «Il girone si sta confermando durissimo e ogni partita è una battaglia. Non vedo impegni impossibili o troppo facili. Noi dobbiamo provare a riallinearci al treno play-off, che rappresenta poi il primo obiettivo stagionale. Dopo le quattro sconfitte consecutive abbiamo bisogno di una serie di vittorie e da come vedo allenarsi la squadra in palestra, sono convinto che presto arriveranno. A Roma, ad esempio, ci siamo imposti soprattutto con la forza della nostra difesa, battendo un avversario che in casa aveva piegato Roseto e fatto soffrire la Npc. Insomma, non erano due punti scontati e ci hanno dato una bella spinta».

Derby maledetti

La sconfitta con Rimini e poi la rimonta subìta da Cesena nel finale stanno finora condizionando la classifica di Faenza: «In casa della Rbr eravamo partiti bene, poi loro hanno avuto la meglio e a livello psicologico abbiamo subìto quel ko. Perdere al Flaminio ci sta, come pure a Roseto, credo a noi manchino soprattutto i punti persi fra le mura amiche, lì obiettivamente potevamo fare qualcosa di più. Il pre-campionato ci ha regalato tante soddisfazioni, però avevamo un calendario difficile e abbiamo risentito dello sforzo profuso. La squadra non era brillante come in Supercoppa e anche così si spiegano le sconfitte».

L’inserimento di Aromando, forse, ha almeno inizialmente destabilizzato un po’ il gruppo faentino: «Non saprei - conclude Baccarini - di certo ha cambiato le rotazioni, ma ne avevamo bisogno alla luce degli infortuni gravi subìti. Buttare dentro un giocatore di valore come Simone penso rappresenti sempre un bel colpo e del resto su di lui eravamo già andati con decisione in estate. Vico? È il sorvegliato speciale di tutte le difese avversarie, però sa rendersi utile in mille modi e contro la Luiss ha tirato fuori dal cilindro due-tre assist magici. Non va giudicato solo per i punti segnati».

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