Lasciatosi alle spalle la stagione più folle mai vista in Italia per uno sport di squadra (otto retrocessioni per girone), la B riparte con un assetto tutto nuovo che lo rende piuttosto impronosticabile.
Fascia 1 (Faenza e Ruvo di Puglia)
Difficile trovare punti deboli nei Blacks e la politica dei piccoli passi splendidamente orchestrata dal gm Baccarini porta ad un obiettivo chiaro, la promozione. Gli inserimenti di Galassi, Tomasini e Papa hanno allungato e rinforzato il roster. Ruvo? Jackson può essere il miglior straniero della B e Contento, Galmarini e Traini rendono la squadra di coach Campanella molto compatta.
Fascia 2 (Fabriano e Mestre)
Fabriano sarà da quartieri alti grazie a sua maestà Stanic (ancora il migliore play della B), ai quali vanno aggiunti Negri, Gnecchi, Giombini e Granic. Mestre arriva da una stagione superlativa, ha cambiato pochissimo e dovrebbe confermarsi, anche perché in panchina Ciocca è un’assicurazione sulla vita.
Fascia 3 (S.Vendemiano e Chieti)
Il club trevigiano cresce anno dopo anno, con coach Carrea ha chiarito le proprie ambizioni e fra Calbini, Gluditis, Cacace e gli ex ravennati Oxilia e Chiumenti ha allestito un quintetto superlativo. Gli abruzzesi, retrocessi, non sono da meno, avendo buttato dentro certezze come Ciribeni, Del Testa, Berra, Tiberti e Paesano e il bravo allenatore Aniello.
Fascia 4 (Roseto e Jesi Academy)
Il club abruzzese punta sempre in alto e ha messo sulla panchina addirittura Gramenzi, il re delle promozioni. Poletti in B sembra fuori categoria. Per Jesi la forza resta aver confermato l’ossatura vincente (Merletto, Marulli e Filippini), aggiungendo il bomber Rossi. La piazza però non ha ancora “sposato” il nuovo progetto.
Fascia 5 (S.Severo e Virtus Imola)
Per la Virtus è arrivato il momento di confermarsi. Sempre molto difficile, ma Barattini e Chiappelli rappresentano due certezze in ruoli chiave, il giovane Morina e il lungo Ohenhen possono stupire e, soprattutto, Regazzi resta uno dei migliori allenatori in categoria. Vicina ai gialloneri sembra la retrocessa San Severo. Coach Nunzi ha molti buoni giocatori (Pazin, Magri, Gatto e Fall), ma gli equilibri sono da trovare.
Fascia 6 (Ravenna e Virtus Padova)
Per l’OraSì potrebbe valere il discorso appena fatto con San Severo, ma il lavoro della dirigenza giallorossa, puntando forte sui giovani (di talento Dron e Restelli) e su due tre pedine chiave (Paolin,Nikolic e De Gregori) sembra dare un senso alla stagione. Occhio alla Virtus Padova ben allenata da De Nicolao e candidata a stupire. Antelli in regia, Scanzi da “3” e l’ex Faenza Molinaro possono fare la differenza.
Fascia 7 (Vicenza e Taranto)
I veneti (bel colpo il baby Brescianini e in ascesa Cucchiaro) hanno bisogno della leadership di Ambrosetti e Terenzi, mentre i pugliesi (ripescati) non vanno sottovalutati fra l’ex biancorosso Valentini e Ambrosin (più Reggiani e Lusvarghi dalla panchina).
Fascia 8 (Ozzano e Andrea Costa)
Ozzano ha stravolto la struttura societaria e tecnica che era valsa i play-off, puntando su tanti giovani (Abega è top) e sull’esperienza dei soli Piazza e Cortese. L’Andrea Costa, da ripescata, è andata sul mercato con ritardo (a proposito, al posto di Giacomo Donati potrebbe arrivare dalla Virtus Bologna il lungo classe 2004 Lucio Martini) e ciò nonostante è riuscita ad allestire un roster destinato a crescere. Drocker e Crespi le certezze, molto passerà dalla crescita di Sorrentino e Marangoni.
Fascia 9 (Bisceglie e Lumezzane)
Pure i pugliesi hanno cambiato gran parte della squadra e sono da scoprire (occhio a Maralossou). Vanno a caccia della salvezza aggrappandosi al fattore campo. Lumezzane, nata dalla fusione dei due club locali, punta sugli esterni Mastrangelo e Vecerina.