Basket B, Bernardi: "OraSì, la strada è quella giusta"

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Ha mostrato più luci che ombre l’OraSì nella prima uscita ufficiale della stagione. La squadra ha tenuto testa ai Blacks, tra i più seri candidati al salto di categoria, pagando il passivo accusato nel primo quarto (-10), lo stesso registrato al termine dell’incontro, chiudendo di fatto i successivi tre tempi in assoluto equilibrio. «C’è ancora tantissimo lavoro da fare - spiega coach Bernardi - ma questa partita ci potrà servire molto per crescere. Giocare contro Faenza, squadra che lavora insieme da diverso tempo ed è più attrezzata di noi fisicamente e maggiormente evoluta sotto il profilo tattico, ha mostrato al gruppo il percorso da seguire». Il tecnico entra poi nelle pieghe del match per spiegare quello che ha fatto la differenza. «Oltre al gap fisico la gara ha evidenziato la nostra momentanea carenza nella lettura della difesa avversaria tanto che spesso la palla è andata dalla parte opposta a quella dove doveva andare, come pure la difficoltà di sviluppare il gioco che stiamo preparando fatto di difesa, ritmo e contropiede. Aspetti che erano previsti dopo neanche tre settimane di lavoro. Ma la base è buona, il talento c’è e le difficoltà in questo senso saranno minori». Anche la condizione fisica di qualche elemento non è apparsa al meglio. «Siamo in un periodo di grande carico, ci può stare di trovarci in difficoltà specie contro difese fisiche di questo calibro e con un metro arbitrale permissivo da una parte e dall’altra meno. A costo di ripetermi, dico che ci servirà da esperienza per diventare una squadra più forte e centrare i nostri obiettivi».

Si viaggia in Ferrari

In un roster che conta solo su quattro senior e ben otto under, nella serata oltre a Dron autore di 16 punti si è messo in luce, specie nell’ultimo quarto, Alessandro Ferrari, ala della nazionale Under 20 che ha raccontato le prime sensazioni della sua nuova avventura ravennate dopo la stagione passata a Verona. «Questa estate non mi sono quasi mai fermato, ma non mi pesa non aver mai staccato la spina perché ho sempre sognato di vivere queste esperienze. L’anno passato ho avuto la opportunità di lavorare assieme a giocatori dotati di una fisicità e una tecnica che in B non si vede e sia pure non nascondendo che forse mi manca un po’ il ritmo partita, sono sicuro che con l’aiuto del coach sarò in grado di arrivare al meglio all’inizio del campionato”.

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