Basket B, Andrea Costa: la salvezza è in tasca

Un piccolo miracolo. Nessuno, infatti, a inizio stagione avrebbe mai pensato che a fine febbraio l’Andrea Costa potesse essere virtualmente salva. E invece il 13° successo stagionale, ottenuto domenica contro Montegranaro, ha in sostanza archiviato il discorso permanenza per i biancorossi. «Non c’è la matematica, ma visti il vantaggio in classifica e la situazione favorevole negli scontri diretti - esordisce il direttore sportivo Alessandro Domenicali - direi che possiamo considerare la salvezza cosa fatta. Quando in estate Federico Grandi e io abbiamo costruito la squadra logico che sperassimo nel lieto fine, ma eravamo altrettanto consapevoli delle numerose difficoltà che avremmo dovuto affrontare. La squadra ci ha sorpreso positivamente, su questo non ci sono dubbi».

Cambio di rotta

Nell’abituale conferenza stampa post-partita lo stesso Grandi ha ufficialmente alzato l’asticella parlando di play-off e la società non può che allinearsi. «È diventato un traguardo alla nostra portata e credo che se lo meritino i giocatori e tutto lo staff tecnico per il lavoro che stanno portando avanti. Trasferte costose a Sud? Non è un problema e di certo non ci fasciamo la testa. Pensiamo a goderci il risultato e a fare più strada possibile, poi con qualche incasso casalingo potremo anche coprire parte delle spese. Certo sarebbe bello vedere sempre più gente al Ruggi per premiare gli sforzi della squadra, ma capisco che fra il Covid e una certa disaffezione, il risultato sia quello visibile nelle partire interne. È un peccato, perché la squadra dà veramente tutto, sia la settimana in palestra che la domenica. Fa divertire e vince, al di là della qualità del gioco».

Gruppo granitico

La vera forza di questa Andrea Costa resta il gruppo e ben lo si capisce dalle dichiarazioni dei giocatori, non da ultimo Tommaso Carnovali, che hanno deciso di restare nonostante le offerte sul mercato e i problemi economici del club di via Valeriani. «La nostra intenzione è sempre stata quella di cominciare e finire con lo stesso assetto - riprende il figlio di Gianpiero - anche perché i giocatori in estate sono stati scelti guardando molto all’aspetto umano. Qualche settimana fa abbiamo spiegato alla squadra che ci sarebbero stati dei ritardi nel pagamento degli stipendi. I giocatori, ovviamente preoccupati, ne hanno parlato con gli agenti e sono arrivate anche le offerte, importanti, di altre società e non solo per Carnovali. Loro ci hanno pensato e alla fine hanno deciso di restare. Fra l’altro stiamo facendo l’impossibile per onorare gli impegni presi, la situazione nel frattempo è migliorata e la considero ampiamente gestibile».

Non a caso Imola sta iniziando a guardare al futuro. «Con Federico Grandi qualche considerazione la stiamo facendo e non nascondo che vorremmo allungare il suo accordo di una o addirittura due stagioni. Punteremo a confermare più giocatori possibili, consapevoli che non sarà facile. L’obiettivo è di consolidarci, poi bisognerà capire che tipo di offerte arriveranno ai giocatori. Intanto ci godiamo le vittorie».

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