Cresce l’ottimismo in casa Andrea Costa per una risposta positiva da Denis Alibegovic. Fra oggi e domani il suo agente Federico Paci comunicherà al club biancorosso la decisione presa e con il passare delle ore diventa sempre più probabile il matrimonio fra l’esterno italo-sloveno e l’Andrea Costa. I roster di B si vanno infatti “riempiendo” e l’ex Piombino non sembra intenzionato a ritentare subito la strada dell’A2, dopo la parentesi dello scorso anno a Chieti (3.8 punti e 16.4 minuti di media in 14 presenze). Alibegovic potrebbe pure optare per l’avventura all’estero, vero, ma Di Paolantonio ha dimostrato di volerlo fortemente, mettendolo al centro del progetto come “promesso” leader tecnico del gruppo. L’Andrea Costa non si muoverà dall’ultima offerta fatta, necessario sottolinearlo, e forse pesa il precedente dell’estate 2021, quando all’ultimo Tommaso Carnovali fu preferito allo stesso Alibegovic, però alla fine l’accordo dovrebbe chiudersi. In alternativa, ormai è certo, Imola si butterà su un “3” straniero.
Arriva “Pancottino”
Volete sapere qual è la vera bestia nera dell’Andrea Costa fra gli allenatori? La risposta è molto semplice: Cesare Pancotto. Contro di lui i colori biancorossi hanno infatti perso 12 volte su 13 (0-6 con Trieste, 0-4 con Barcellona Pozzo di Gotto, 0-2 con la Poderosa Montegranaro e 1-1 con Roma), vincendo appena una volta (il 19 settembre del ’99, Lineltex-Roma 71-66 in A1). Bene, da ieri suo figlio Emanuele è ufficialmente l’assistente di Emanuele Di Paolantonio, prendendo il posto di quel Carlo Dirella che ha seguito Federico Grandi a Fabriano. Reduce da una positiva esperienza a Cento (A2) e prim’ancora ad Ancona (due stagioni e mezzo in B), il 36enne marchigiano (di stanza a Ferrara) rappresenta una bella aggiunta per lo staff biancorosso: «Sono davvero soddisfatto dello staff che si sta costruendo – conferma Di Paolantonio - Così come Carlo Marani (preparatore atletico, ndr), Emanuele viene da stagioni importanti ad un livello superiore, ma ha dimostrato entusiasmo e grande voglia nel venire ad Imola. E questo rappresenta, sia per i tecnici che per i giocatori, un elemento determinante. Sono contento di potermi avvalere del supporto di figure professionali di alto livello».