Basket A2, Unieuro: ora viene il bello e pure il difficile

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Tra la Pallacanestro 2.015 e i derby il feeling continua e con la vittoria ottenuta a Ravenna il percorso in questa stagione resta netto: 5/5 considerando il match, sentitissimo, con la Fortitudo e il presidente biancorosso Giancarlo Nicosanti, che in estate disse espressamente «i derby non si giocano, si vincono» dovrà iniziare a pensare a quale premio speciale assegnare alla squadra. Già adesso e tanto più se il 26 marzo dovesse arrivare anche l’exploit al Pala Dozza che porterebbe al clamoroso en plein.

Sia come sia, nulla di meglio per rinsaldare quel legame tra Unieuro e pubblico che un ruolo non minimale nella felice stagione biancorossa lo sta avendo e che sarà oltremodo importante ora che per i ragazzi di Antimo Martino arriva un poker di partite fondamentali. Non che quelle giocate sinora non lo fossero, ma i romagnoli sono attesi dal ciclo che all’andata, complici condizioni fisiche più che precarie, li vide tirare il freno a mano.

Due sfide casalinghe da non fallire con Nardò e Ferrara prima della doppia trasferta a Cividale e Cento. Dire che possa essere il momento in cui effettivamente si deciderà l’accesso dell’Unieuro tra le prime tre che si incroceranno con il podio del girone Verde per l’assegnazione delle migliori posizioni nella griglia play-off, non è peregrino al di là del match, che poi arriverà il 19 marzo, con Udine al Pala Galassi.

Se questo è il futuro, immediato, il presente parla di un derby giocato con intensità e intelligenza come Martino aveva chiesto. Forlì sapeva di avere vantaggi in termini di qualità, di profondità del roster anche senza Cinciarini (22 punti dalla panchina contro i 4 del solo Oxilia per Ravenna) e di pericolosità in area.

Ci ha pensato lui

Li ha sfruttati interpretando al meglio il piano partita, quello che prevedeva anche che Nathan Adrian, diversamente da quanto aveva sinora abituato, dovesse avvicinare al ferro il suo raggio d’azione e lì venisse cercato e coinvolto. L’ala grande di Morgantown l’ha capito, i compagni hanno eseguito ed ecco che è arrivato il suo record di punti in Italia: 32 con 13/16 nel tiro da sotto che fanno diventare la sua performance nel derby la seconda migliore della carriera dietro i 33 nella Superlega ucraina il 23 aprile 2021 nell’80-68 del suo Mykolaiv contro il Basket Kiev. Record assoluto in carriera, invece, sono proprio i 13 canestri da due punti messi a segno. Emblema di abitudini decisamente più perimetrali e frontali nel gioco dello yankee forlivese, ma che può e forse deve, convincerlo che a dispetto di doti atletiche non di primo livello, nell’A2 italiana può essere un fattore anche vicino a canestro e non solo aprendosi e colpendo dalla distanza oppure attaccando l’avversario dal palleggio. L’Unieuro ha forse proprio bisogno di questa ulteriore dimensione nel gioco della sua ala-pivot per completarsi e salire un ulteriore gradino in vista della seconda fase del campionato. Che Adrian possa farlo, dipende molto da quanto se ne rende conscio lui stesso. Soprattutto ora che pare archiviato il passaggio a vuoto dei match con Pistoia e Torino in Coppa.

A ben guardare, poi, sono state appena quelle le uniche gare steccate dall’ex brindisino nell’ultimo periodo. Nelle nove partite di campionato giocate da dicembre, Adrian ha alzato le sue medie viaggiando a 16 punti e 6.1 rimbalzi conditi dal 65% da due e dal 41% da tre. Il tutto per un 15.9 di valutazione ben più alto del 10.6 dei match precedenti.

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