Basket A2: Unieuro, attenzione all'ex De Laurentiis

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È la sfida degli ex, tanti da una parte e dall’altra a partire da Lorenzo Benvenuti, Mattia Palumbo, il vice allenatore Sergio Luise nelle fila dell’Unieuro, per proseguire con il forlivese Francesco Nanni e Quirino De Laurentiis in quelle della Givova Scafati. È proprio il centro dei campani, ancora amatissimo dal pubblico romagnolo e lui stesso rimasto legato alla città e più in generale alla riviera sponda cervese, aggiunge un altro aspetto che accomuna le due squadre nella sfida di domani al Pala Galassi. «Sarà una prova del nove, di sicuro per noi, ma sotto altri aspetti, anche per Forlì». Ha ragione De Laurentiis ad affermarlo, perché in campo si fronteggeranno la capolista, ancora imbattuta ma davanti alla prima trasferta sul campo di una big di questa stagione e una squadra come quella di Dell’Agnello che grande vuole dimostrare di esserlo proprio nell’occasione che conta di più: la sfida a chi detiene lo scettro del girone Rosso. «Ci stiamo dimostrando forti? Grazie, ma a parte Ferrara che scontava numerose assenze che hanno influenzato e tuttora limitano il suo rendimento, non abbiamo ancora sfidato formazioni di grosso calibro. E se è vero che abbiamo grande fiducia in noi e motivazioni forti in questo avvio di campionato, è su un campo come quello dell’Unieuro che dobbiamo dimostrare di valere questo primato - afferma il centro della Givova -. Vincere a Forlì ci darebbe ulteriore slancio, ma ci sta anche perdere una gara di questo tipo: dipende dal modo in cui la giochi». Concetto sul quale De Laurentiis, che in queste prime 6 partite viaggia a 20 minuti con 7.2 punti e 4.3 rimbalzi di media (di cui 2 offensivi) tirando con il 75% da due, immediatamente specifica. «Siamo primi ma non ancora perfetti, le alchimie le stiamo ancora cercando così come l’Unieuro che, lo dico per esperienza, non poteva averle d’incanto nonostante la conferma dello zoccolo duro degli italiani: serve tempo e lavoro e siamo appena alla settima giornata. A Roma con la Stella Azzurra siamo stati sotto 35’ con tanti momenti difficili ma non ci siamo sfaldati e abbiamo avuto il colpo di reni nel finale. Questo atteggiamento deve accompagnarci a Forlì, dovremo giocarcela sino alla fine». Il pivot, in biancorosso dal 2017 al 2019, sa che l’Unieuro si presenterà agguerrita. «Forlì ha fallito il primo esame a Verona, non tanto per la sconfitta, ma per come è arrivata, sono sicuro che a questo secondo esame sarà prontissima. So come l’Unieuro gioca in casa le gare importanti, le gioca bene. Sarà compatta, intensa, metterà forte pressione sui nostri esterni, vorrà riscattare con noi quella prova opaca contro la Tezenis. E in più avrà il pubblico». Quello che tante volte lo ha applaudito. «Sì e sarà stupendo giocare un match così importante in un palasport pieno di gente che mi ha sempre fatto sentire davvero a casa. Tornare dove sono stato bene, per me è sempre un piacere immenso».

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