Basket A2, RivieraBanca contro Cento per rialzare la testa

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C’è tantissima voglia di riscatto, in casa RivieraBanca. Dopo la dura lezione di Forlì, ancora bella calda, con Johnson e Ogbeide pienamente recuperati, in un Flaminio che si preannuncia ancora bello carico, l’occasione è davvero ghiotta. Il problemino è rappresentato dall’avversario: questa Tramec Cento che alle 18 fa capolino in Romagna, è un’altra co-capolista, in striscia positiva da sei turni (ultimo ko proprio a Forlì, era il 27 novembre), con tutte le intenzioni di proseguire il proprio cammino.

Ma RivieraBanca può e deve pensare al primo scalpo importante di una stagione che, sin qui, contro le squadre di fascia alta ha riservato solo bocconi amari.

«Giochiamo in casa, che già non è poco, e vogliamo sicuramente far meglio rispetto a mercoledì sera - attacca Mattia Ferrari - anche se, sarò ripetitivo, bisogna sempre ricordarsi il livello di chi si affronta, e l’Unieuro è molto superiore a noi. Detto questo, quando a fine partita ne prendi 22, significa che qualcosa in più potevi fare, adesso l’archiviamo e pensiamo a Cento, altra squadra solida, dura in difesa, con un buon controllo del ritmo in attacco. Servirà un match di alto livello per combattere».

La parola al campo

Ma stavolta Johnson starà meglio e l’acciacco post-derby di Ogbeide non ha lasciato strascichi. Si tratterà, quindi, di pareggiare la qualità dei piccoli centesi: l’Usa Marks ne mette 18.3 ad allacciata, Tomassini (ex Crabs) 14.3, poi c’è il nuovo arrivato Mussini, preso da Udine, senza dimenticarsi di un altro ex biancorosso, peraltro figlio del vivaio Crabs, Yankiel Moreno. «Tomassini secondo me è il miglior giocatore italiano del girone - non ha dubbi Ferrari - e lo dicono le super prestazioni che offre sistematicamente. Ma anche sotto canestro sono assolutamente dotati, e vanno tutti forte a rimbalzo offensivo».

L’ala Archie ne segna 13.3 aprendosi anche per pizzicare dall’arco, i due italiani Zilli e Berti non sono dominanti ma si sanno far valere: chiaro che qui Ogbeide ha un vantaggio da sfruttare bene, per magari aprire il campo per le triple degli altri, Meluzzi in primis. «Con San Severo ci aveva salvato, a Forlì non ha giocato bene, ci aspettiamo comunque di più da Davide, questo è innegabile. Tassinari? Sì, ma ricordiamoci che questi ragazzi, lui Anumba e Bedetti, che stanno facendo bene, hanno sempre e solo fatto la B».

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