Basket A2, RivieraBanca cerca la svolta per pensare in grande
C’è poco da girarci intorno: è il momento migliore per giocarsi una partita che, di fatto, può aprire alla Rinascita le porte di “un altro campionato”. Quella di Ferrara è la più classica delle sliding doors: se domenica Rimini piazzasse il colpo, aggancerebbe gli estensi a quota 16 in classifica con il 2-0 negli scontri diretti e si potrebbe cominciare a guardare ai play-off, non più a metterne dietro cinque. A livello tecnico, RivieraBanca sembra ormai pronta per competere per quello che il roster attuale vale: stare dietro le più forti, con licenza di sognare la post-season che conta.
Il successo su Cento ha confermato infatti le caratteristiche di una squadra che, dopo l’iniziale 1-6, detiene un record di 6 vittorie e 3 sconfitte. I due stranieri sono tra i meglio del girone, assieme a quelli della Tramec, di Pistoia, Udine e Forlì: lo dicono anche i numeri. Jazz Johnson è il capocannoniere della A2 con 19.5 punti di media, ma non è di soli canestri che vive il moro numero 22. Infatti in valutazione totale Johnson è quarto (19.6, dietro a Briscoe, Ogbeide e Vrankic), nella percentuale da tre punti ancora quarto (45.6%, media altissima considerando i tiri pesanti che si prende ogni domenica), negli assist occupa la quinta piazza con 4.6 passaggi smarcanti consegnati ad allacciata, per falli subiti è secondo (6.6), indice di pericolosità diffusa e costante. Ma Johnson difende pure: domenica scorsa ha nascosto la palla a Tomassini, così come aveva fatto in precedenza con altri bomber avversari.
Di Ogbeide che dire? È il miglior lungo del campionato, domina a rimbalzo dove con 9.4 di media è secondo solo a Daniel di San Severo, ed è secondo solo a Briscoe per percentuale al tiro complessiva (58.8%).
Con questi due tasselli, il resto, se sale di livello come avvenuto con Cento, può consentire di giocarsela veramente con tutti perché Meluzzi, Masciadri e Landi sono giocatori da A2 a tutto tondo, mentre Tassinari, una volta risolto il problema alla spalla, si presume possa tornare ai suoi standard che anche a questo piano non sono assolutamente da sottovalutare.
Ora la chiave sarà la continuità: in questo periodo positivo, Rimini ha abituato a prestazioni super (a Lecce contro Nardò e con Cento) inframezzate da serate molto complicate (con Cividale, a Pistoia e Forlì anche se in questi due casi si parla delle migliori formazioni del girone). Se la difesa biancorossa terrà botta e gli uomini con la palla in mano, quindi Tassinari e Meluzzi, oltre a Johnson, inizieranno in primis a non essere minimamente battezzabili e a limitare le palle perse, allora Rimini effettuerà il secondo step stagionale.