Basket A2, riecco l'ex Chiumenti: "Ravenna per me significa tanto"

Il giocatore sicuramente più emozionato domani sarà Alberto Chiumenti, sapendo che i tifosi lo saluteranno con affetto avendo vestito per ben quattro stagioni la maglia di Ravenna che ha lasciato da capitano.


Pronto a tornare al De Andrè?

«Pur disputando un altro campionato, ho sempre seguito Ravenna sia per quello che mi lega alla città ma anche a dei cari amici che stanno facendo un campionato strepitoso. Quindi quando posso torno con grandissimo piacere a Ravenna che per me ha significato tanto sia dal punto di vista professionale ma soprattutto dal punto di vista umano e la cosa che mi fa più piacere è la continuità di risultati che la squadra sta avendo: nonostante l’avvicendarsi dei giocatori, le ottime stagioni consecutive sono ormai tante».


Il ricordo più bello fuori dal campo?

«Il sapere di avere tanti amici, persone che ho conosciuto e che quando sono andato via ci sono rimaste male, però spero che abbiano capito che la vita del giocatore è questa: i cicli finiscono, ne iniziano di nuovi ma i veri valori restano sempre e non vengono mai cancellati. Questa è la città dove ho conosciuto Francesca e che quando posso tornare continua a regalarmi emozioni».


Il ricordo più bello in campo?

«Obiettivamente sono state tutte stagioni fantastiche e non ho un ricordo particolare se non quello legato all’intero percorso fatto a Ravenna. L'essere partiti magari lottando per la conquista dell’ultimo posto dei play-off e poi trovarsi a giocare la semifinale con la Virtus Bologna, raggiungere la finale di Coppa Italia, arrivare l’anno scorso ad un possesso dalla semifinale, il fatto di essere cresciuti sempre e di credere nel valore del gruppo, penso sia il segreto dei successi di queste stagioni».


Che tipo di match attende la sua Stella Azzurra?

«Sono arrivato a Roma da poco, trovando un ambiente con gente che è abituata a lavorare tanto e che ha entusiasmo, soprattutto in questo periodo in cui abbiamo raccolto due vittorie perdendo con Verona veramente di poco e stando in partita con Ferrara per almeno tre quarti di gara. Le partite che ci aspettano dovranno tutte essere improntate sulla ricerca dei due punti a tutti i costi per puntare alla salvezza, quindi pur sapendo di venire ad affrontare una squadra che gioca molto bene ed è terza in classifica noi non abbiamo altra scelta diversa dalla vittoria».


La scelta di chiudere con Rieti e andare a Roma?

«Non c’erano più le condizioni per continuare e siccome avevo bisogno di nuovi stimoli la Stella Azzurra rappresentava una occasione da non farmi sfuggire: è un posto molto particolare dove si respira basket a pieni polmoni e per uno come me è stata la soluzione ideale».

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