Basket A2, Poletti: "OraSì, le cose miglioreranno"

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Chissà che questa volta non vada meglio perché per l’OraSì la vittoria per il momento è un vero tabù. Dopo le mazzate subite fra Supercoppa e campionato, i ragazzi di Lotesoriere domenica al Pala De André cercheranno di smuovere la classifica, dove sono ancora miseramente aggrappati allo zero assieme a Rimini e Chiusi, affrontando un Nardò attualmente al quart’ultimo posto grazie alla vittoria ottenuta all’esordio proprio contro Chiusi. L’imperativo è trovare un po’ di continuità nel gioco che al momento non si è ancora vista, perché a qualche minuto di discreta fluidità i ravennati hanno alternato spezzoni assai negativi di partita. Se l’obiettivo per la squadra di casa sarà quello d’invertire la rotta, per la squadra pugliese vincere a Ravenna costituirebbe un bel passo in avanti dopo un avvio di stagione difficile come racconta il suo capitano Mitchell Poletti, milanese di origine ma ormai romagnolo d’adozione per matrimonio e residenza a Faenza da oltre un decennio. «Purtroppo abbiamo avuto una preseason molto travagliata per alcuni infortuni, tanto che per un mese sono stati indisponibili Borra e Ceron, per cui dobbiamo ancora trovare gli automatismi giusti. Ora finalmente sono due settimane che siamo a ranghi completi nel cercare di sviluppare una pallacanestro dove tutti siano coinvolti e credo che alla lunga questo sistema darà i suoi frutti».

Nardò arriverà a Ravenna dopo un cammino pressoché simile a quello dei padroni di casa nonostante le prestazioni di Poletti siano state sempre sopra le righe con cifre che parlano di oltre 22 punti e quasi 11 rimbalzi a gara che ne fanno di fatto il trascinatore della squadra finora: «Sicuramente sono bei numeri ma in definitiva – si schermisce - sono relativi a solo tre giornate di campionato dove nella prima ho avuto una prestazione realizzativa insolita per quello che mi riguarda (31 punti ndr), per cui le statistiche risultano un po' gonfiate. Nel roster ci sono diversi elementi con tanti punti nelle mani e se per il momento è toccato a me in futuro sono sicuro saranno altri ad essere i top scorer della squadra».

Magari già a Ravenna, contro una squadra in crisi di risultati in questo avvio di stagione dopo avere cambiato per intero il proprio organico. «Credo sia proprio questo il motivo del suo inizio stentato perché ripartendo da zero è normale avere delle difficoltà e così si spiegano le negative prestazioni ottenute finora. Il coach però è bravo, conosce l'ambiente e siccome stiamo facendo una maratona e non una gara di velocità penso ci vorrà un po’ di pazienza, ma sono convinto che le cose miglioreranno parecchio».

In quanto alla gara di domenica ecco la previsione del centro. «Sarà certamente una partita molto dura, molto fisica come tutte quelle di questo campionato dove occorre assolutamente fare il risultato. Sarà una battaglia dove probabilmente l’aspetto tecnico sarà relativo a favore dell’intensità e dell'agonismo che le due squadre sapranno mettere in campo».

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