Basket A2, Pasquali: "L'Unieuro va avanti con quello che ha"

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Il mese nero dell’Unieuro culmina nella sconfitta di Guidonia con l’Eurobasket, la quarta consecutiva, non la peggiore per atteggiamento, ma una delle più complicate da digerire se si paragona la qualità dei due roster. Imprescindibile ora capire quale sia la lettura e quali siano gli orientamenti della società. A partire da chi, come il general manager Renato Pasquali, dovrà intervenire per dare una scossa, dall’esterno, a una squadra che dai problemi non sta riuscendo ad uscire da sola.


A Chiusi e con Roma sono arrivate due prestazioni diverse, ma comunque due sconfitte: che squadra ha visto domenica e cosa è mancato o continua a mancare?


«È mancato il colpo del ko, ma la squadra ha avuto un atteggiamento diverso dalle precedenti partite. Le facce erano diverse e ha combattuto soprattutto».


Lei e la società siete convinti che la squadra possa trovare le risorse da sola per uscire da questo periodo buio o sarà necessario darle una scossa dall’alto?

«Per il momento l’input societario è andare avanti con quello che abbiamo. La squadra ha dimostrato che al completo ha giocato allo stesso livello delle migliori. Se ci siamo riusciti qualche settimana fa lo potrà fare ancora quando saremo al completo».


Succederà solo a febbraio col rientro di Benvenuti, però e nel frattempo Il mancato utilizzo di Jeffrey Carroll nella ripresa per scelta tecnica, pone obiettivamente un problema in proiezione futura: state ragionando su provvedimenti nei suoi confronti o di intervenire sul mercato se ve ne offrisse la possibilità?


«Niente di tutto questo. Pur rendendoci conto che Carroll non sta dando il contributo che ci si aspettava, la società ritiene di andare avanti e di dargli ancora fiducia».


Quindi la Pallacanestro 2.015, dopo queste ultime due sconfitte, non sta prendendo in considerazione l’idea di compiere uno sforzo extra dandole la possibilità di intervenire?


«No, la risposta è quella che ho appena dato: crediamo che la squadra potrà tornare a esprimersi sui livelli che l’hanno portata a battere la capolista Scafati».


Sandro Dell’Agnello è un allenatore che non demorde mai, ma pensate sia ancora la persona che possa rimettere l’Unieuro in linea di galleggiamento e farle esprimere il potenziale che, al momento, non sta esprimendo?


«Dell’Agnello ha dimostrato di avere le capacità di gestire un gruppo e i risultati parlano per lui. Quest’anno non li ha ancora confermati e si trova in una situazione completamente diversa dalle due precedenti stagioni. È un allenatore preparato e rimane la persona che dovrà indicarci il modo per uscire da una situazione che per ora non ha accontentato nessuno».


Come tutti gli allenatori, il suo lavoro è valutato anche dai risultati, però. La sua posizione può considerarsi da parte vostra "sotto osservazione"?


«Non sempre i risultati sono immediati e non sempre i giocatori scelti, una volta messi insieme, danno i risultati che ci si aspetta. A tutt’oggi le scelte fatte in estate ci dicono che qualcosa non sta funzionando. Sta a noi trovare il modo di ottenere il massimo da quello che abbiamo».

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