Basket A2, Nicosanti: "Unieuro al lavoro per diventare grande"

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«Lavoreremo per diventare una grande squadra, ma per esserlo abbiamo anche bisogno di un grande pubblico e allora sì che potremo rivivere le emozioni della scorsa stagione. Quella che introdussi dicendo che i derby non si giocano, ma si vincono: bene, li abbiamo vinti praticamente tutti e allora adesso dico che le finali non si giocano soltanto. Le finali si vincono». Parola, auspicio e sprone del presidente della Pallacanestro 2.015, Giancarlo Nicosanti, che ha chiuso così la presentazione pubblica dell'Unieuro 2023-2024 tenutasi al Pala Galassi. Lo stesso palcoscenico che l'estate scorsa vide mille forlivesi abbracciare e dare credito a una nuova creatura che li avrebbe stupefatti e conquistati e che, ieri, erano anche 200 o 300 in più a sperare di rivivere quel sogno. Casomai portandolo sin dove Nicosanti, e non solo lui, spera. Certo, quest'anno sarà ancor più difficile, ma più alta è la sfida e più la Curva Nord sospinge tra cori e fumogeni, ogni protagonista, vecchio o nuovo, della squadra biancorossa. Capitan Daniele Cinciarini promette. «Sarò soddisfatto se fine stagione non avremo rimpianti e il nostro potenziale lo avremo sfruttato al massimo». Parole sulla cui scia si pone il giemme Renato Pasquali, emozionato al suo sesto anno a Forlì come se fosse il primo. «La capacità di assemblare un gruppo e farlo crescere deve diventare il nostro marchio di fabbrica, ma lo stesso deve essere della nostra capacità di diventare un corpo unico con i tifosi come è stato solo pochi mesi fa». Gli applausi accolgono tutti, i decibel si alzano ovviamente allo sfilare di Xavier Johnson e Kadeem Allen, ma diventano fragorosi e accompagnati dal coro “Salta con la curva” all'apparire di Fabio Valentini e del tecnico Antimo Martino. Il coach è portato in ideale trionfo. «Ringrazio per l’accoglienza che mi fa sentire già in clima partita. L'entusiasmo che mi viene trasmesso è uguale a quello con cui siamo arrivati all'atto finale dello scorso campionato. Niente promesse, vorrei che tutti fossero orgogliosi di quello che faremo in campo e non solo del numero di gare che vinceremo».

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