Basket A2, la carica di Tassinari: "Rimini, ora i play-off"

Si riparte da Tassinari, ma è solo una delle scontate conferme (le altre saranno quelle di Arrigoni e Masciadri) del roster di RivieraBanca per la prossima A2. Se i contratti in essere prolungavano l’avventura in biancorosso anche di Mladenov, Saccaggi e Fabiani, per questi tre non è assolutamente scontata la permanenza, anche considerando l’affare quasi fatto con Ursulo D’Almeida, ala forte verticale classe 2001 in uscita da Biella e diretto alla corte di coach Ferrari. Partendo da Tassinari, dopo una stagione super o giù di lì, non tanto per gli oltre 14 punti di media, quanto per le prestazioni nei momenti clou. Sarà lui ad affiancare l’esterno americano che, con caratteristiche magari diverse, comporrà la coppia determinante in ottica risultati al piano di sopra. «La valutazione sul mio primo anno qui a Rimini è decisamente buona, avevamo un obiettivo non facile e l'abbiamo portato a termine - commenta così la conferma il numero 0 di RivieraBanca -. Ci affacciamo alla prossima stagione pensando che sarà un'altra sfida, diversa e più intensa rispetto a quella appena trascorsa. La riforma dei campionati aumenta le retrocessioni dalla serie A2 quindi conquistare la salvezza sarà veramente difficile, però io sono ambizioso e, perché no, mi piacerebbe riuscire a raggiungere anche il primo turno dei play-off». La parolina magica che ufficialmente nessuno in società proferirà ma che probabilmente tutti cercheranno di ottenere sarà ricercata attraverso una squadra diversa dalla passata, probabilmente più atletica. In questa direzione va appunto la scelta di D’Almeida, un due metri originario del Benin ma di nazionalità italiana, saltatore che ha ben figurato in A2 e che ha le gambe per reggere l’urto degli Usa nei paraggi del ferro. È chiaro che, in caso di suo avvento, Fabiani (stesso ruolo) sarebbe in esubero, mentre per Rinaldi va valutata la scelta dello straniero perché se si optasse per un ‘4’, allora Tommy potrebbe anche rientrare nei piani. La sensazione è che in casa Rinascita stiano già ‘facendo la squadra’: a metà luglio, nelle tre stagioni passate, ogni tassello era al suo posto.

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