Basket A2, Forlì-Pistoia promette già tanto

Subito vincenti, ma ancora lontane dall’essere le squadre pensate e costruite in estate e dal mostrarsi come potranno diventare nel corso della stagione. Per questa ragione il match di domani tra Unieuro Forlì e Giorgio Tesi Group Pistoia ha un appeal e un valore speciali: non solo si affrontano due formazioni a punteggio pieno dopo due giornate, ma anche due realtà che ancora non hanno schierato, anche se per ragioni diverse, la propria guardia straniera titolare. Per questo viene da domandarsi come potranno ulteriormente crescere una volta che saranno realmente al completo.
Se Forlì ha rimediato all’infortunio muscolare di Vee Sanford con il contratto bimestrale firmato da Nik Raivio, i toscani hanno deciso ancor prima dell’inizio del campionato di non firmare Braxton Huggins, l’esterno del 1996 cui era stata affidata la non semplice eredità di Jazz Johnson, passato a Rimini. L’ex atleta dello Zz Leiden e del Tartu in Estonia ha giocato due gare di Supercoppa a oltre 12 punti di media, ma non ha mai convinto davvero e i media pistoiesi riportano anche un feeling mai sbocciato con coach Nicola Brienza. Ecco perché, non necessitando la Supercoppa del tesseramento e dello stesso visto per l’Italia, il club ha deciso di cercare altro sul mercato rinunciando ad Huggins. Poco male visti i larghissimi successi ottenuti senza uno straniero contro Ravenna e Ferrara, ma l’accordo tra le parti per la risoluzione del contratto non è stato ancora trovato e questo ostacolo blocca le operazioni di ingaggio dello straniero che andrà a sostituirlo.
Situazione che ha fatto perdere la pazienza ai tifosi pistoiesi, che domenica dopo il successo su Ferrara hanno fischiato il giocatore che ha risposto con gesti di sfida. Tensione, quindi, pur in un inizio di campionato convincente a dir poco per la Giorgio tesi Group, la quale cerca conferme importanti da un Pala Galassi in cui non vince dal 2012/2013 e contro una formazione molto più quotata rispetto a Ravenna e Ferrara. Un esame da affrontare con un americano in meno, ma comunque probante per chi, come Forlì, deve impedire che la squadra toscana lo superi.
Per riuscirci servirà tanto raziocinio, ma anche una partita di grande intensità fisica, perché dagli uno contro uno dell’ex forlivese Saccaggi, all’impatto di Carl Wheatle, sino all’avvio impetuoso dei lunghi Magro, Del Chiaro e Jordon Varnado (fratello minore di Jarvis, più piccolo di statura, ma con mezzi atletici sontuosi) c’è tanta pericolosità in avvicinamento o sotto le plance. Un po’ come nelle analisi con Rimini della settimana scorsa: riuscire a limitare Pistoia a rimbalzo e in area, significherebbe toglierle quella che ora è la sua arma principale. E, a quel punto, la Pallacanestro 2.015 avrebbe chance importanti di mantenersi in vetta alla classifica. Dopo un trittico iniziale tutt’altro che agevole e senza la propria guardia straniera designata: non sarebbe poco. Tutt’altro.