Basket A2, Bedetti: "Rimini, stagione incredibile"

Nelle parole di capitan Francesco Bedetti prevale la soddisfazione di una stagione che rimane super positiva all’eliminazione ai quarti dei play-off contro Treviglio. Un risultato comunque importante e di prestigio per RivieraBanca, che al primo anno da matricola in A2, ha saputo trovare la sua dimensione dopo un avvio di stagione in salita, togliendosi tante soddisfazioni nel girone di ritorno, prima che la dea bendata voltasse le spalle agli uomini di coach Ferrari proprio sul più bello. «Sapevamo sarebbe stato molto difficile, loro sono una squadra attrezzata per vincere il campionato - attacca Bedetti -. Il rammarico è quello di averli affrontati in una situazione molto difficile, al limite, senza due giocatori molto importanti, con me appena rientrato senza ritmo nelle gambe. Ma questa è una questione personale, di orgoglio nostro, ci piacerebbe combattere in campo sempre alla pari. Nulla toglie a Treviglio che ha meritato, è una squadra completa e fisica, ben allenata. Nonostante fossimo largamente rimaneggiati, sono dovuti venire a vincere due volte in casa nostra, in un campo diventato ostico e temuto da tutti per la tifoseria che è davvero un fattore come poche altre piazze in A2». Per questo il bilancio non può che essere positivo. «Rimane una stagione incredibile. Tutto è partito dalla passata stagione, da quell’entusiasmo e da quell’empatia squadra-tifosi che si è creata. Certo che a Rimini è tutto più facile, è una città di basket, è bastato riaccendere la fiamma, giocare con il cuore per creare qualcosa di speciale. Il girone di andata è stato molto difficile, con una partenza in salita dove abbiamo subito affrontato squadre molto forti e testato un livello alto. Con tanto merito del coach, dello staff e del gruppo siamo riusciti a rialzarci. Bisogna solo essere contenti e orgogliosi per quello che abbiamo fatto e abbiamo dato, il dopo-gara con i tifosi di domenica sera è qualcosa di speciale che testimonia tutto questo».

Il rammarico del capitano

Pesa come un macigno l’infortunio a fine stagione che lo ha costretto a guardare dalla panchina gran parte della fase a orologio, salvo rientrare non al meglio per la serie con Treviglio. «Non so come spiegarlo, non ci ho dormito la notte perché davo le testate contro il muro - ammette Bedetti con la voce rotta dall’emozione -. Sono quelle situazioni dove vorresti dare ancora di più il tuo contributo, a maggior ragione alla luce degli infortuni che hanno chiuso anzitempo la stagione di Meluzzi e Ogbeide, anche se i ragazzi sono stati fantastici. L’ho vissuta molto male, però anche qui bisogna guardare la stagione nel suo complesso, e posso comunque ritenermi soddisfatto. Peccato perché probabilmente avevamo trovato una quadra molto bella, avremmo potuto fare una grande fase a orologio e arrivare più in là del quindicesimo posto che poi ci ha fatto incrociare Treviglio».

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