Baravelli e il suo viaggio nel fascismo emiliano-romagnolo

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Il fascismo nacque a Milano, ma crebbe in Emilia-Romagna. In questa regione s’impose infatti per la prima volta, dimostrando al Paese intero quanto efficace potesse essere il modello proposto dalle camicie nere. Ma quale fu la relazione concretamente instauratasi tra movimento delle camicie nere e territorio emiliano-romagnolo?

È un viaggio tra le dinamiche politiche e sociali che portarono alla nascita e al consolidamento del regime fascista in una regione cruciale per la storia d’Italia, l’Emilia-Romagna, quello che intraprende il libro Le forme del nero. Nascita e affermazione del fascismo in Emilia-Romagna, di Andrea Baravelli, edito quest’anno da FrancoAngeli.

L’autore, professore di Storia contemporanea all’Università di Ferrara, lo presenterà oggi alle 17.30 alla sala convegni Nullo Baldini di Legacoop Romagna a Ravenna: dialogherà con lui Matteo Pasetti, docente di Storia dell’Università di Bologna. Al temine della presentazione Baravelli risponderà alle domande del pubblico.

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 25 aprile, 78° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ed è promossa dal Circolo Cooperatori, dall’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna e da Legacoop Romagna.

Il saggio di Baravelli prende a oggetto il tema della nascita e affermazione del fascismo in Emilia-Romagna, riorganizzando i numerosi studi fino a oggi disponibili sulla storia di questa regione. Il tutto con un punto di vista molto attento alle varianti territoriali, ove il fascismo si rigenerò con modalità e tempi diversi all’interno del biennio 1920-22, a seguito della grande frattura politica che accompagnò l’intervento e la vittoria nella Grande guerra.

L’Emilia-Romagna, vero e proprio laboratorio della politica novecentesca, fu teatro (e vittima) originale della nascita e dell’affermazione del fascismo, dalla violenza squadrista alla conquista del centro dello Stato. Con tutto ciò che ne derivò.

Lo sguardo dell’autore parte infatti dai sentimenti più diffusi nel 1918, attraversa le varie affermazioni provinciali in Emilia-Romagna, per concludersi alla vigilia della marcia su Roma, dopo l’assalto fascista alla Federazione delle Cooperative di Nullo Baldini e la conquista di Ravenna.

Il libro è realizzato grazie all’iniziativa e al sostegno dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia e col contributo di Legacoop Romagna.

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