Bagno, nuova via di collegamento al Casentino: Bibbiena alleato

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Il tema di un nuovo collegamento veloce tra Bagno di Romagna e la zona Badia Prataglia-Soci e la Valle del Casentino viene ripreso e rilanciato anche dal sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, dopo che il Comune guidato dal collega Marco Baccini l’ha inserito nella lista dei progetti futuri Le ricorrenti preoccupazioni di parte toscana affinché non si giunga a dover chiudere il transito ai mezzi pesanti lungo la strada dei Mandrioli stanno promuovendo una riflessione sempre più insistita sull’opportunità di pensare ad un via alternativa. L’attuale strada, con lavori iniziati nel 1868 e conclusi nel 1882, non è in grado di sopportare in sicurezza il transito dei moderni autoarticolati ed è destinata a un continuo e rapido deterioramento, anche quando si riuscisse a completare le opere di manutenzione necessarie. Il Comune di Bagno di Romagna ha inserito nel piano “Next Generation” approvato dall’Unione dei Comuni Valle Savio anche il progetto di un nuovo collegamento con Badia Prataglia-Soci e la Valle del Casentino: un’idea, più che un progetto, una storia di titolo “pro memoria”. Un’idea del genere, per diventare realtà, deve avere la convinta adesione quanto meno delle due Province di Forlì-Cesena e di Arezzo e delle due Regioni, perché si tratta di un collegamento interregionale a servizio non solo delle comunità locali. Una richiesta del solo Comune di Bagno di Romagna è un po’ poco, ma qualcosa si muove anche in Toscana.

Il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli (della lista civica sostenuta da Lega e Forza Italia), torna sull’argomento strada dei Mandrioli, lamentando che in Regione Toscana «non è stato fatto nulla negli anni in cui il Casentino contava. La valle del Casentino - spiega su www.saturnonotizie.it - avrebbe bisogno di un sistema viario veloce e sicuro per ripartire». Sulla possibilità di chiudere la strada dei Mandrioli al traffico pesante, prospettata dal sindaco di Bagno di Romagna, Vagnoli interviene mostrando di prendere sul serio la situazione di grave dissesto in cui versa la strada e le difficoltà di intervento sul versante romagnolo. «Sono molto imbarazzato nel constatare che il mostrare i muscoli sia per qualcuno più importante che l’impegno concreto verso una situazione, quella dei Mandrioli, che sono decenni che versa in una situazione estrema e inaccettabile» - dichiara rivolgendosi al consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli (Pd, ex assessore regionale alle Infrastrutture) che “bacchettava” come allarmistiche e propagandistiche le preoccupazioni dello stesso Vagnoli e della presidente della Provincia di Arezzo - Forse è ora di pensare a come renderla una strada sicura per tutti. Ne abbiamo bisogno urgente. Rilancio quindi volentieri l’idea del collegamento veloce Soci-Bagno di Romagna. Un sogno? Proviamo a pensarlo. Forse anche i Mandrioli potranno sperare in un futuro diverso».

Anche la presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini (eletta con una lista civica sostenuta dal centro-destra), nel riconoscere i gravi problemi della strada sul versante romagnolo insiste per «un intervento che destini investimenti urgenti per la messa in sicurezza della strada o un progetto per la viabilità alternativa».

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