Bagnacavallo, opere di Samorì e Saporetti alle Cappuccine
Terminata la mostra dedicata ad Aligi Sassu e in attesa dei prossimi appuntamenti espositivi, il Museo civico delle Cappuccine di Bagnacavallo è aperto al pubblico nelle sue collezioni permanenti: sono visitabili sia la sezione antica che quella dedicata al Novecento e all’arte contemporanea. Le collezioni presentano opere di grande interesse, di pittura, scultura e grafica, dal Medioevo a oggi, di artisti come Bartolomeo Ramenghi e Girolamo Marchesi da Cotignola, Andrea Lilio e Ferraù Fanzoni per quanto riguarda l’antico, Virgilio Guidi, Remo Brindisi, Ernesto Treccani, Medardo Rosso e Giacomo Manzù nella sezione moderna.
Per quanto riguarda la produzione di spicco dell’arte locale, si possono ammirare nell’allestimento lavori di Giuseppe Rambelli, Giulio Ruffini e Giulio Avveduti. Di recente poi, hanno trovato collocazione in maniera permanente due importanti dipinti acquisiti nell’ultimo anno dal Museo Civico delle Cappuccine. Si tratta dell’opera “Irene cura l’informale” dell’artista Nicola Samorì, donata da Irene Minardi e ora esposta al termine del percorso della sezione contemporanea, e della “Ragazza in abito settecentesco” di Edgardo Saporetti (1865-1909), dipinto entrato a far parte delle collezioni grazie all’intervento Art bonus della ditta Mixer e allestito nella sala delle capriate.
Il museo, che si trova in via Vittorio Veneto 1/a, osserva i seguenti orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19.
Info: 0545 280911